Caro carburanti, in media +347 euro a famiglia per benzina e diesel negli ultimi sei mesiIda Di Grazia Se non fosse grave farebbe anche sorridere. Mentre nella tarda notte italiana arrivava la notizia dell'attentato a Donald Trump,Guglielmo c'era il telefono di un giornalista italiano, di Roma, che ha iniziato a squillare all'impazzata. Il motivo?Tutta la vicenda nasce da un tweet ad opera di un account @Moussolinho che, di fatto, rubando l'identità di Violi, a caldo dopo l'attentato, ha pubblicato la foto del giornalista italiano e sopra un testo in inglese in cui comunica che la Polizia di Butler, il luogo dell'attentato, aveva già identificato in Mark Violets, un antifascista, come l'attentatore di Trump.Il tweet da cui tutto è partito Messaggio che è stato subito rilanciato da alcuni account molto popolari in America, tra cui Wall Street Silver, seguito anche da Elon Musk e non nuovo a operazioni del genere, diventando virale. Quella foto però è di Marco Violi, giornalista e tifoso della Roma, molto conosciuto nell'ambiente giallorosso. Il "mostro", ò viene sbatutto sulle prime pagine dei media mondiali,è l'inizio di un incubo. La Fake newsMarco Violi, giornalista sportivo e video blogger italiano è stato falsamente identificato sui social media come l'attentatore che ha ferito l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante un comizio elettorale sabato scorso. Attentatore succesivamente identificato con il ventenne americano Thomas Matthew Crooks. La foto finisce sui principali tg internazionali.Dopo la sparatoria, sono apparsi online dei falsi post in cui si affermava che l'autore della sparatoria era stato identificato come un "estremista Antifa" di nome Mark Violets. Il tweet, che ora non esiste più, supera in poco tempo 2 milioni di visualizzazioni, il telefono di Violi inizia a squillare all'impazzata.#MarkViolets come breaking news sul telegiornale messicano.Non mi sento molto bene pic.twitter.com/CU8yQyjms8— MaCheSeiDaaLazio?!? (@SeiDaaLazio) July 14, 2024La smentitaMarco Violi, svegliato nel cuore della notte, decide cosi di denunciare il furto d’identità postando una storia su Instagram in cui smentisce categoricamente ogni tipo di coinvolgimento nell'attentato.La storia di Marco Violi«Smentisco categoricamente che io sia coinvolto in questa situazione. Sono stato svegliato nel cuore della notte (alle 2 di notte in italia per la precisione) dalle numerose notifiche che ho ricevuto su instagram e su X. Mi trovo in Italia, sono a Roma e non avevo la minima idea di quello che fosse successo se non vedendo Sky tg 24 in Italia che sto ancora seguendo. Le notizie che circolano sul mio conto sono totalmente prive di fondamento e sono organizzate da un gruppo di hater che dal 2018 mi stanno rovinando la vita, addirittura con appostamenti presso la mia abitazione, foto del mio citofono e del mio portone. Dei veri e propri stalker. Gli account X che hanno organizzato tutto questo sono @logikseo e @moussolinho (quest’ultimo ho visto che si è disattivato da x). Non ho altro da aggiungere. Nella giornata di lunedì sporgerò denuncia contro gli account su X che hanno inventato queste false notizie e tutte le testate giornalistiche che hanno diffuso la notizia falsa. Essendo giornalista dal 2006 so benissimo che bisogna verificare tutte le fonti prima di sbattere un presunto mostro in prima pagina. non ho altro da aggiungere. Chiedo gentilmente di lasciarmi in pace perchè sono vittima di tutto questo dal 2018 e c’è anche un procedimento penale in corso contro questi hater». Ultimo aggiornamento: Domenica 14 Luglio 2024, 15:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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