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Caro bollette, la fine del mercato tutelato si avvicina: la denuncia di Assoutenti

Istituti di pagamento: facciamo il punto sulle novità e gli obiettivi di crescita di ADMIRAL PayCronaca esteri>Lo scudo Nato,analisi tecnica la prima ed ultima difesa contro gli attacchi missilisticiLo scudo Nato, la prima ed ultima difesa contro gli attacchi missilisticiDal primo allarme al coordinamento in Germania fino al lancio coordinato: lo scudo Nato, la prima ed ultima difesa contro gli attacchi missilisticidi Giampiero Casoni Pubblicato il 15 Marzo 2022 alle 17:38 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataeuropaitaliaUSALo scudo Nato è di fatto la prima ed ultima difesa contro gli attacchi missilistici, a contare che oggi i vettori a razzo possono portare testate di potenza immensa, sia convenzionali che nucleari. Non è errato perciò definire il sistema di protezione Bmd, nato nel 2010, come il baluardo con cui Usa e Ue tengono a bada situazioni critiche come quella che si è creata con l’attacco della Russia all’Ucraina. Il fondamento giuridico dello scudo è l’articolo 5 del trattato Atlantico, che impegna tutti i Paesi membri a intervenire nel caso uno di loro fosse oggetto di un attacco armato, tuttavia lo scudo Nato risponde più ad una esigenza difensiva collettiva e coordinata.  Lo scudo Nato, la prima ed ultima difesaIl sistema di protezione missilistico Bmd (Ballistic missile defence) è di fatto una piattaforma difensiva avente le caratteristiche di una missione, è foraggiato da un budget fisso e dai contributi nazionali volontari. Gli Usa ad esempio hanno una loro piattaforma, la Epaa. Lo scudo ha la mission di proteggere popolazioni e i territori dei Paesi membri dai missili balistici. Come? Rilevando con i sensori e neutralizzando con le armi. In caso di allarme il comando di Ramstein, in Germania, analizza i dati di flusso e classifica l’eventuale minaccia. Poi l’info passa ai centro comando e ad una rete di sensori come gli americani AN/TPY-2 a terra e gli olandesi Smart L Radar in mare su sono boa. I sensori, l’allarme, il lancio e l’intercettazioneQuei sensori identificano e tracciano il missile in arrivo. A traiettoria palesata scatta la difensa con il lancio di razzi da piattaforme su gomma o con il sistema Aegis. Un video Nato spiega che “in questo scenario ipotetico il missile viene distrutto nello spazio”. Questo per missili balistici nella fase in cui viaggiano a quote stratosferiche, mentre invece quelli “che rientrano nell’atmosfera diventano responsabilità di altri sistemi, come il Patriot System usato dalla Germania, dall’Olanda e dagli Stati Uniti, e SAMP/T System usato dalla Francia e dall’Italia”.Articoli correlatiinCronaca esteriImprenditore 44enne rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoroinCronaca esteriIncidente a Milano, Suv si schianta contro un negozio: due morti e un feritoinCronaca esteriOperazione Leonidi bis: sgominato gruppo di Cosa Nostra a a Catania, 13 arrestiinCronaca esteriAlessandria, incidente tra moto e trattore: morto 66enneinCronaca esteriForte terremoto in Calabria: avvertito anche in Puglia, Basilicata e SiciliainCronaca esteriBimbo di 5 anni cade da un balcone: gravissimo

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Economista Italiano

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