Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 50Edoardo Vezzi Stava per desistere,Campanella l'altoatesino Robert Stark, quando è stato chiamato a fare la comparsa nel film su Ilaria Capua "Trafficante di virus" di Costanza Quatriglio, nel 2021. Il viaggio da Merano, dove abita l'uomo, a Trento - due volte, uno per la prova costume e uno per la scena da girare - probabilmente non valeva quei 77 euro che avrebbe guadagnato. «Era più per il divertimento che ho deciso di farlo», ha raccontato il pensionato 67enne a Leggo.Mentre si prendeva un caffè, in quella giornata di giugno, ha deciso di comprare due Gratta e vinci, vincendo 100 euro. «Beh, almeno ci sono rientrato», ha pensato. E invece due mesi dopo ecco la chiamata di un amico dall'Inca (Istituto Nazionale Confederale di Assistenza): «Ehi Robert, ma hai partecipato a un evento sportivo? Perché qua l'Inps ti vuole togliere un anno di pensione». Per un attimo ha pensato a uno scherzo, ma la verità è che nel mese di agosto l'ente previdenziale, attraverso una lettera, gli ha richiesto quasi 20mila euro di pensione annuale. Perché? Perché Robert ha lavorato come comparsa per 77 euro. Altro che giornata salvata con quel Gratta e vinci.L'indebito e come l'Inps si è ripreso un anno di pensioneLa storia di Robert fa parte di una più larga rete di persone che come lui ha "lavorato" chi per una settimana, chi per pochi giorni, nonostante fossero in pensione con Quota 100. Come Angelo Menapace e Romano Gaiero, altri due pensionati in battaglia con l'Inps, Robert Stark si è quindi ritrovato di fronte a uno di quei paradossi italici difficili da comprendere. Tutti loro sanno di aver sbagliato, ma ovviamente in buona fede e pensando di fare le cose fatte bene. Ma per 77 euro, come capitato a Stark, o per poche centinaia, come successo ad altri malcapitati, è stato "ordinato" di pagare all'Inps l'intero anno di pensione, «una sproporzione immensa». Ma l'Inps ragiona in maniera diversa da provincia a provincia. In alcuni casi ha sospeso l'erogazione della pensione, in altri non lo ha fatto ma accompagna i cedolini mensili con dei bollettini Mav da pagare, per rientrare di quello che l'ente considera un "indebito" nei suoi confronti.Nel caso di Stark, invece, i soldi se li sono presi tutti. «Tra settembre del 2021 e gennaio del 2022 hanno smesso di mandarmi la pensione, compresa la tredicesima», spiega. «Poi per due anni la pensione me l'hanno erogata, ma decurtata di 500 euro ogni mese». I conti non sono difficili: prima i mesi senza pensione, che con la mancata tredicesima si traducono in 9mila euro. Poi 500 euro in meno al mese per due anni, ed ecco gli altri 12mila. Totale? I 19mila che rivoleva l'Inps. Tutti ritornati nelle loro casse per quel piccolo errore da 77 euro.«Se non ci fosse stato lo stipendio di mia moglie - racconta Stark - a quel tempo insegnante e ora in pensione, come avrei fatto a sopravvivere? Io poi andai al tribunale di Bolzano e dissi: “Ma scusate, il pignoramento della pensione può essere solo di 1/5, perché mi è stata pignorata tutta?”. Loro mi risposero male: “Questo non è un pignoramento, ma una revoca. Ci doveva pensare prima. Ora faccia causa”». Porte sbattute in faccia, senza nessuna spiegazione. Tra l'altro, non si può pignorare nemmeno il quinto di pensione, ma quell'1 su 5 fa riferimento all'eccedenza tra la cifra presa dal pensionato e quella su cui è fissato il divieto di pignoramento pensione (prima del 2022 era 750 euro, asticella alzatasi poi a 1069 euro). Per farla breve, il pignoramento doveva essere al massimo di 150 euro. Le sentenzeEra tempo di affidarsi a un legale. Stark ha quindi contattato l'Inca e lo Spi (sindacato pensionati italiani) chiedendo aiuto. «Gli dicevo che avevo diritto al patrocinio legale gratuito, ma niente». Poi in Toscana, dove di casi come questi ce ne sono stati molti, hanno cominciato ad arrivare le prime sentenze confortanti. Insieme a queste sentenze, spiega, «a inizio 2024, Romano Gaiero e Angelo Menapace sono diventati un caso mediatico finendo in televisione e su diverse testate». Poco dopo, la buona notizia: è arrivato il via libera per aggregarsi all'Inca di Trento e ricevere assistenza legale.Un barlume di luce, insieme alle sentenze apripista, che hanno cominciato a dare ragione ai lavoratori in primo grado. Come a Lucca dove il giudice, per un caso simile riguardante un pensionato con Quota 100, ha stabilito che la sproporzione tra la cifra richiesta dall'Inps rispetto al poco reddito accumulato dall'uomo fosse troppo grossa e la giusta punizione fosse il pagamento all'ente providenziale del reddito accumulato con il lavoro. Mentre l'Inps è stato condannato a pagare le spese di causa.«Il decreto-legge 4 del 2019 (Quota 100, ndr) non fa riferimento alla sanzione che si può comminare al pensionato che lavora. Non è scritto da nessuna parte», spiega Robert. «Ed è su questo che in primo grado e ora anche in appello stanno dando ragione al lavoratore. Perché dove viene fatto riferimento a questa cosa (il risarcimento con un anno di pensione, ndr) è nella circolare 117 del 2019 dell'Inps, che non ha valore legale».In effetti, secondo il decreto-legge, il reddito derivato dalla pensione «è incumulabile con altri redditi da lavoro dipendente od autonomo, ad eccezione di reddito derivante da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5.000 euro lordi annui», senza che venga però specificata la sanzione.«La speranza è l'ultima a morire»«Noi nel gruppo siamo una ventina, ma credo ce ne siano centinaia in giro per l'Italia che stanno affrontando la stessa situazione», racconta Robert Stark. «Io avevo provato a parlare con l'allora amministratrice delegata di Picomedia, la casa di produzione del film per cui avevo fatto la comparsa. Mi aveva detto che mi avrebbe aiutato, ma poi non si è fatta più sentire. Da lì anche a me è venuta la depressione. In un primo momento non ho detto niente a nessuno in famiglia, ho tenuto tutto segreto. Me lo tenevo dentro, non volevo condividere la mia sofferenza. Poi tra il caso mediatico e le sentenze mi sono sentito meglio», ha chiosato il pensionato. Ultimo aggiornamento: Sabato 20 Luglio 2024, 16:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Bollette troppo alte e lavoratori a rischio, chiude storica catena di alberghiCosa cambierà con l'obbligo del Pos a 60 euro Reddito di cittadinanza, Tridico (Inps): “Ha aiutato migliaia di famiglie ma va potenziato il lavoro”L'inflazione a spasso nel carrello, come cambia il modo di fare la spesaScadenze fiscali gennaio 2023: a cosa fare attenzione