L
o
a
d
i
n
g
.
.
.
Campanella 2024-11-30 Campanella

Giorgia Meloni in Cina, il compleanno in abiti tradizionali con la figlia Ginevra: «Ma di chi è la festa?». Il video virale

Meno giovani fanno volontariato. Ecco quali risposte si possono dareLuganoFuori dal Palacongressi un convegno... di elefantiFino alla fine di agosto,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock piazza Castello accoglierà la Elephant Parade, una mostra itinerante che ha come obiettivo principale la raccolta di fondi per la protezione dei pachidermi in tutto il mondo© CdT/Gabriele Putzu Lorenzo Botta05.08.2024 21:29Più di duemila anni dopo Annibale, gli elefanti hanno attraversato di nuovo le Alpi. Piazza Castello a Lugano è stata invasa da un’esplosione di colori e creatività. Si tratta della Elephant Parade, una mostra itinerante che unisce l’arte alla tutela degli elefanti asiatici. Questa iniziativa, conosciuta a livello globale, resterà in città fino al 31 agosto. Prima aveva fatto capolino all’aeroporto di Zurigo, mentre dopo Lugano si sposterà ad Ascona e infine a San Gallo.L’idea di un padre e un figlioLa Elephant Parade è nata nel 2006 da un’idea di Marc e Mike Spits, padre e figlio olandesi, ispirati da Mosha, un cucciolo di elefante che aveva perso una zampa a causa di una mina antiuomo in Tailandia. L’evento ha viaggiato per il mondo raccogliendo fondi e sensibilizzando il pubblico sulla necessità di proteggere i pachidermi asiatici.La particolarità della parata risiede nelle sue sculture, ciascuna unica e decorata da artisti locali e internazionali. Queste opere d’arte, che hanno le dimensioni di cuccioli di elefante, decorate e dipinte a mano, rappresentano un omaggio alla biodiversità e alla cultura locale di ogni città e nazione ospitante. Tra quelle esposte di fronte al Palazzo dei congressi, ad esempio, ne troviamo alcune ispirate alle montagne svizzere e al lago di Lugano. E dietro ogni creazione c’è una storia da scoprire.Più che arteOltre all’esposizione in sé, l’associazione promotrice organizza diversi eventi. Per esempio dei laboratori dove è possibile creare e decorare la propria scultura di elefante, oppure esplorare le varie tecniche di pittura. Alla fine delle mostre, poi, alcune statue vengono messe all’asta per finanziare i programmi di sostegno agli elefanti. In generale, come azienda, Elephant Parade, fa sapere di donare il 20% dei suoi profitti netti a progetti di benessere e conservazione dei pachidermi in tutto il mondo. Inoltre, l’impresa si impegna a versare almeno 25 mila euro all’anno a Elephant Family, suo partner ufficiale, e una somma equivalente all’associazione Friends of the Asian Elephant (casa di Mosha). In questo articolo: Luganese

Intelligenza artificiale tra formazione e lavoroRaoul Bova: «Le aspettative di mio papà hanno infranto il mio sogno di diventare un campione di nuoto. Il cinema mi ha salvato» Così il legno ritorna a vivereIl Sabato nella vita di Benedetto XVI, Papa «del coraggio e della fede»L'Azienda Trasporti Milanesi non trova autisti: «Cerchiamo 300 persone, ma nessuno vuole fare questo lavoro»

Professore Campanella