Bellinzona, un pari dai tanti rimpiantiUcraina,investimenti gli utenti russi non potranno pagare Netflix con carta di credito. C...Ucraina, gli utenti russi non potranno pagare Netflix con carta di credito. Chiusura anche da SpotifyPiattaforme come Netflix e Spotify chiudono alla Russia. Per gli utenti russi non sarà più possibile pagare l'abbonamento con la carta di credito. di Valentina Mericio Pubblicato il 1 Marzo 2022 alle 14:14 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataguerrarussiaucraina#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La guerra in Ucraina sta facendo sentire le sue conseguenze anche nel mondo dell’intrattenimento. Piattaforme streaming quali Netflix e Spotify – riporta il canale bielorusso Nexta – avrebbero infatti impedito agli utenti russi di pagare il consueto abbonamento con la carta di credito.Case cinematografiche come Disney e Sony avrebbero invece annullato diverse uscite nelle sale. Infine il noto sito per adulti Pornhub ha bloccato l’accesso ai visitatori che, invece del video hard, si sono ritrovati una bandiera dell’Ucraina e il relativo messaggio di sostegno.Ucraina, utenti russi senza Netflix: cosa è successoLa piattaforma di contenuti Netflix è andata però oltre. Stando a quanto viene riportato dalla CNN, il portale ha messo al bando 20 emittenti di Stato russe. Per legge Netflix sarebbe stata tenuta a trasmettere una determinata quota di programmi prodotti dalla Russia.Per ciò che riguarda Youtube non sarà più possibile monetizzare i contenuti prodotti dai canali russi, mentre Facebook avrebbe invece sospeso determinati profili dai quali vengono trasmessi i comunicati ufficiali. Anche Twitter ha deciso di procedere in questa direzione. Il social in una nota ha comunicato: “Siamo consapevoli del fatto che Twitter è soggetto a restrizioni per alcune persone in Russia e stiamo lavorando per mantenere il nostro servizio sicuro e accessibile”. Anche le case cinematografiche dicono no alla RussiaNel frattempo da Disney, passando per Sony a Warner Bros, sono sempre più le case cinematografiche che hanno preso posizione arrivando a precludere la distribuzione di determinate pellicole nelle sale, come “Turning red” (in Italiano “Red” ndr.) che sarebbe dovuto arrivare nei cinema russi il prossimo 10 marzo. Identica sorte anche per il film Morbius di Sony e per “The Batman” con Robert Pattinson. Quest’ultima pellicola sarebbe dovuta arrivare nei cinema il 3 marzo.LEGGI ANCHE: Calcio, FIFA e UEFA “cancellano” la Russia: non prenderà parte ai mondiali in QatarArticoli correlatiinEsteriMorte Haniyeh, i funerali a Teheran: l'Iran chiude lo spazio aereoinEsteriZelensky: "Tutti vogliamo la Russia ai negoziati di pace"inEsteriUsa 2024, Kamala Harris sfida Donald Trump: "Se hai qualcosa da dire dimmelo in faccia"inEsteriRaid di Israele a Teheran: ucciso il capo di HamasinEsteriAttacco alla scuola di danza a Southport: il bilancio sale a 3 vittimeinEsteriIrlanda, elicottero si schianta contro edificio: ci sono diverse vittime
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