Virginia Raggi festeggia per il ceppo rimossoTreviso,ETF minacce e insulti sporcano la campagna elettoraleTreviso, minacce e insulti sporcano la campagna elettoraleMinacce e insulti social, finisce nella bufera la campagna elettorale a Treviso. di Andrea Picariello Pubblicato il 25 Aprile 2023 | Aggiornato il 26 Aprile 2023 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatatreviso#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Volano minacce e offese nella campagna elettorale di Treviso. Il tutto tramite social: i candidati del Terzo polo presi di mira da un candidato della coalizione civica avversaria. Non si escludono denunce, mentre le elezioni prendono una brutta piega.Minacce via social: la campagna elettorale di Treviso finisce nella bufera“Sappiamo tutti dove hai preso casa. E un giorno ti faccio una sorpresa a te e famiglia“, e ancora: “La prossima volta che mi censura, la foto profilo della sua famigliola sarà visibile in epigrafe”Sono questi i messaggi inviati all’indirizzo di Nicolò Rocco e Giacomo Bruscagin, rispettivamente candidato sindaco e consigliere del Terzo Polo, da parte del candidato consigliere comunale Francesco Cancian, inserito nella Coalizione civica per Treviso.Cancian, inserito nel gruppo che fa riferimento a Gigi Calesso, supporta la candidatura a sindaco di Giorgio De Nardi. Proprio a questi due si sono rivolti le vittime delle minacce: “Sono cose inaccettabili. Chiediamo a De Nardi e Calesso di prendere in mano la questione. Se fosse candidato con noi, sarebbe già depennato. Chiederei alle persone di non votarlo, scusandomi per aver sbagliato le mie valutazioni. Per il resto, vedremo come muoverci” scrive Rocco.Tutto è partito da un post in cui Rocco, in cui il candidato sindaco proponeva l’intitolazione della nuova cittadella della salute alla famiglia Busnello, sotto cui è comparso un commento di Cancian.“Già questo è inaccettabile – sottolinea Rocco – Da una persone che si candida con la sinistra, tra l’altro, ci si aspetta un minimo di rispetto su questi temi“. Cancian ha cancellato il commento, ma il danno era ormai fatto. C’è stato un giro di telefonate per cercare di aggiustare il tutto, ma non è bastato.Il messaggio di ‘scuse’ di CancianCancian ha scritto un messaggio di scuse, peggiorando però la situazione: “Mi scuso con Rocco e Bruscagin per le parole che ho usato nei loro confronti. Non volevo né mancare di rispetto né tanto meno minacciare qualcuno. Mi rendo conto di avere usato espressione sbagliate e garantisco di non ripetere. Anche perché non è da me perdere tempo con dei subumani“.LEGGI ANCHE: Minacce social a Giorgia Meloni: è stato identificato l’autoreLEGGI ANCHE: “Passerai galleggiando e godremo”: minacce social ad Enrico MentanaArticoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
Mes, consigliere leghista accusa Conte di alto tradimentoSalvini e la petizione anti Mes: online si può firmare infinite volte Manovra: scontro tra Renzi, Pd e M5s sulla plastic taxSardine a Pescara: lo striscione contro SalviniMassimo Tartaglia: cosa fa oggi l'uomo che aggredì Berlusconi