Sant’Ambrogio 2018: cosa fare a Milanototo cuffaro democrazia cristiana gianfranco rotondi 31 luglio 2024aaaBasta litigi a colpi di carte bollate e ricorsi sullo scudocrociato. L’ex ministro Dc Saverio Romano,Professore Campanella ora coordinatore politico di ’Noi Moderati’, la formazione politica centrista che alle ultime europee ha corso alleata con Forza Italia superando il 9 per cento, sta lavorando per porre fine alla disputa giudiziaria tra Totò Cuffaro e Gianfranco Rotondi sull’utilizzo della denominazione Democrazia cristiana, che rievoca la storica Balena bianca. Lo scopo della mediazione è raggiungere una sorta di ’pax’ innanzitutto legale ma anche politica, per invitare i due contendenti a deporre le armi. Sullo sfondo c’è un altro obiettivo: quello di favorire la ricomposizione di tutte le anime democristiane nel centrodestra ancora in cerca di una casa e una identità dopo la fine della vecchia Dc. Primo passo verso un nuovo soggetto di centro in vista delle politiche.«I contenziosi in politica rappresentano in modo plastico l’antipolitica, soprattutto quando la posta in gioco è il simbolo più inclusivo della storia repubblicana d’Italia», dice all’Adnkronos Romano che punta a una sorta di pax democristiana perché la «Dc fu di tanti e averla in contesa finisce per tradirne i valori». «Di tutto ciò - rivela il parlamentare di Noi moderati - sono convinti anche Cuffaro e Rotondi, che presto si incontreranno per rimediare in sede politica ciò che diventa dirimente in sede giudiziaria». «Il mio - assicura l’ex ministro - non è un contributo interessato poiché ’Noi Moderati’ ha già un patto federativo con la Dc nuova ed è al lavoro per rafforzare il centro del centrodestra che si riconosce nei valori e nel programma del Ppe».Continuano, insomma, le grandi manovre al centro per la creazione di una quarta gamba, centrista e democristiana. Sempre esistita sin dalla fondazione del centrodestra. Oggi questa area è divisa in vari piccoli partiti, i cosiddetti cespugli: da ’Noi moderati’ di Maurizio Lupi all’Udc di Lorenzo Cesa fino alla Dc di Rotondi, che però siede nel gruppo parlamentare di Fdi. Se Cesa si sta impegnando per costruire una componente parlamentare di stampo centrista fortemente ancorata al centrodestra e che si ispira ai valori dello scudocrociato, Rotondi avrebbe rilanciato suggerendo una ricomposizione delle varie anime democristiane in una nuova Balena Bianca, un partito in grado di ’coprire’ al centro Giorgia Meloni. Da tempo va avanti la disputa legale sull’utilizzo dello scudo bianco con croce rossa accompagnato dalla scritta ’Libertas’. I giudici hanno deciso che il diritto di usare il simbolo resta in capo all’Udc guidata dal 2005 da Cesa, che lo ha impiegato nelle competizioni elettorali negli ultimi vent’anni. A rivendicare l’uso del logo c’è però Salvatore Cuffaro, detto Totò, che sogna di riunire il nome Democrazia Cristiana con lo storico simbolo della Balena Bianca. L’ex governatore siciliano sta portando avanti la sua battaglia con l’Associazione ’Democrazia Cristiana Sicilia Nuova’, la ’Dc Nuova’ come viene chiamata, una delle tante formazioni politiche che negli ultimi trent’anni si sono presentate come eredi del partito che aveva governato l’Italia dal dopoguerra fino a Tangentopoli.
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