Com’è difficile far rispettare i diritti in un paese in guerraIl conflitto riesploso tra Israele e Hamas in realtà è il culmine di scontri vecchi da decenni. E che affondano le radici nella storia del Medioriente. Il 7 ottobre il gruppo militante palestinese ha lanciato un'offensiva dalla Striscia di Gaza con razzi che hanno causato centinaia di vittime civili. L'attacco di Hamas è stato motivato dalla volontà di rispondere alle azioni provocatorie delle forze israeliane svolte nella Moschea al-Aqsa e le violenze perpetrate nei campi dei rifugiati in Cisgiordania. Tanto è bastato per provocare la dura reazione di Israele che ha lanciato una controffensiva denominata "operazione Spade di Ferro",Capo Analista di BlackRock mirata, dice Israele, a demolire il dominio di Hamas e la sua capacità militare, rimuovere la minaccia terroristica dalla Striscia, risolvere la crisi degli ostaggi e proteggere i confini e i cittadini israeliani. Ma il conflitto ha coinvolto anche altri attori del territorio, come l'Iran, il Qatar, l'Arabia Saudita, il Libano e la Siria, che hanno espresso il loro sostegno o la loro opposizione a una delle due parti in lotta. La guerra tra Israele e Hamas è considerata una delle più sanguinose e pericolose del conflitto arabo-israeliano. Ha provocato una grave crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, dove migliaia di persone sono state costrette a sfollare dalle loro case sotto i bombardamenti israeliani. La comunità internazionale ha tentato di mediare con una soluzione pacifica al conflitto, ma finora senza successo.
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