Rivoluzione in Canada: il paese blocca la compravendita di armiL'analisiIl Lugano ha carattere e,Campanella forse, ha trovato il bomberBianconeri a punteggio pieno dopo il successo sul Basilea al St. Jakob grazie (anche) a Przybylko: «L’anno scorso c’erano altre dinamiche, è stato bravo ad avere pazienza» ha detto Croci-Torti© GEORGIOS KEFALAS Alex Isenburg28.07.2024 21:15Meglio di così, francamente, era difficile iniziare: due partite di campionato - peraltro intervallate da un impegno europeo di non poco conto – e altrettante vittorie. Quella di esordio, contro il GC, aveva lasciato qualche punto di domanda, in particolare a causa di un inizio di confronto tutt’altro che brillante, mentre l’affermazione contro il Basilea sembra già di quelle importanti. Oltre ai tre punti, insomma, conta anche la prestazione e quella offerta dal Lugano al St. Jakob-Park fa davvero ben sperare per il futuro. Una prova di personalitàI primi minuti di gioco contro i renani, aveva avvisato mister Croci-Torti prima del confronto, sarebbero stati molto importanti e la sua squadra – rivoluzionata, come da previsione, rispetto al match disputato a Thun contro il Fenerbahçe – ha fornito sin da subito dei buoni segnali. È stato Aliseda – tornato ad agire da esterno di sinistra anziché da falso nove - a sbloccare in fretta al risultato grazie ad un atipico, per lui, gol di testa e da lì i bianconeri hanno difeso, anche grazie ad alcuni interventi di Saipi, il vantaggio fino alla pausa. Nella ripresa, però, i padroni di casa hanno trovato meritatamente la via del pareggio e hanno premuto sull’acceleratore andando molto vicini, soprattutto con Traoré, al gol del possibile 2-1.È stato quello, in sostanza, il momento chiave del match, con il Lugano che non solo è riuscito a resistere ma ha anche colpito con la rete di Przybylko. «Sono molto contento perché abbiamo giocato con grande personalità – ha affermato al termine della sfida Mattia Croci-Torti - e ciò che mi è davvero piaciuto è stato il nostro approccio dopo la rete di Leroy. Siamo rimasti tranquilli e non ci siamo mai innervositi, a differenza di quanto poteva accadere in passato, non ci siamo fatti schiacciare e non abbiamo smesso di giocare».L’ampiezza della rosaIn casa Lugano, dunque, sembra che stia davvero girando tutto per il meglio e anche il Crus, di conseguenza, si sente giustamente libero di sperimentare, a tal punto da cambiare ben 7 interpreti rispetto alla sfida disputata alla Stockhorn Arena contro i turchi. «Ho rischiato, ma i giocatori sanno che io ho fiducia nei loro confronti, questo deve spingerli a giocare con grande convinzione e tranquillità. Sono veramente contento della rosa di cui dispongo e sono convinto che possiamo fare qualcosa di importante. Come dico sempre, è importante mantenere l’umiltà, ma contro il Basilea ho visto un’ottima squadra consapevole dei propri mezzi». Una delle nuove armi a disposizione del tecncio momò è Dos Santos, capace – grazie alla sua duttilità – di giocare in più ruoli. Lui, ha convinto sia dietro il tridente offensivo, sia – dopo i cambi della ripresa – quando è stato impiegato largo a sinistra. «Avevamo poco dubbi su di lui – ha detto il tecnico bianconero – oltre ad aiutarci a partita in corso con la sua vitalità, ha dimostrato con il suo assist – per il gol decisivo del secondo tempo –di essere già pronto per giocare dal primo minuto». La rosa, insomma, sembra essere stata costruita nel migliore dei modi e anche Amir Saipi è apparso molto fiducioso per gli impegni futuri del Lugano. «Sappiamo di poter contare su una squadra forte e questo ci aiuta. Vanno fatti anche dei grossi complimenti allo staff e alla società, che ha imbastito una compagine con tanta qualità, possiamo contare su un buon mix di esperienza e gioventù, è importante avere una rosa così profonda in vista dei tanti impegni ai quali dovremo far fronte».La spina dorsaleUno dei punti interrogativi a proposito della compagine bianconera, era senza dubbio il ruolo dell’attaccante, eppure, grazie ai due gol già siglati in Super League, Przybylko sta decisamente agevolando il compito di Mattia Croci-Torti. «L’anno scorso ha capito che le dinamiche di questa squadra erano altre. Non è mai facile per un allenatore andare a cambiare un qualcosa che funziona e sarebbe stato sbagliato modificare le gerarchie in corso, perché Celar e Vladi - che erano davanti a lui - meritavano di ricevere spazio. Sono stato sincero, gli avevo detto di avere pazienza e che quest’anno sarebbe entrato nelle rotazioni e così è stato sin dalla prima amichevole. Sono contento che lui ha saputo aspettare e in questo inizio stagionale ha confermato di essere un buon giocatore, ci può dare una grossa mano».A Basilea, inoltre, chi ha sorpreso per attitudine e qualità è stato Papadopoulos, autore di diverse buone chiusure e del lancio millimetrico che ha dato il via all’azione del gol che ha segnato la contesa. «Sia contro il GC - quando era subentrato dalla panchina - sia contro il Fenerbahçe ha avuto la giusta attitudine disimpegnandosi in maniera ottimale. Quindi, per ciò che aveva dato alla squadra – ha detto con chiarezza il Crus - sarebbe stato un po’ scorretto da parte mia non impiegarlo contro il Basilea. Nel calcio esiste anche la meritocrazia ed è giusto che chi mi convince poi trova spazio, dietro siamo messi veramente bene». Anche Saipi ha evidenziato il grande lavoro svolto dal difensore centrale, definendolo un grande lottatore, mentre il diretto interessato – che si è già distinto anche a livello di leadership sul campo – ha preferito esaltare la prestazione di squadra. «Non mi concentro su di me ma sulla squadra, stiamo facendo dei passi avanti e guardiamo al futuro con fiducia. In quanto difensore, mi piace farmi sentire parecchio e parlare molto con i compagni, credo che possa aiutare la squadra e sono contento che per ora le cose siano funzionate al meglio».«Certe notti»Il tempo, in casa Lugano, scarseggia e già domani ci sarà la sfida di ritorno ad Istanbul, che Croci-Torti può guardare con ottimismo. «Sì, perché dobbiamo recuperare un solo gol, non due o tre, quella sarebbe stata un’impresa esagerata. Sappiamo l’inferno che ci aspetta, sarà una partita difficilissima sotto ogni punto di vista, dobbiamo credere in noi stessi e sono convinto che potremo fare un’ottima partita. L’aver vinto contro i renani cambia poco a livello mentale, poiché giocare un match del genere conferisce motivazioni che vanno aldilà di una vittoria in campionato. Quando entreremo in quello stadio cambierà tutto nella prospettiva dei miei giocatori, sono sfide che ognuno di noi sogna di giocare sin da quando si è bambini».In questo articolo: CalcioSuperleagueLuganoBasileaFC Lugano
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