L
o
a
d
i
n
g
.
.
.

Spara a un dipendente del McDonald’s perché le patatine erano troppo fredde: 23enne in coma  

Guerra in Ucraina, von der Leyen: “Prepariamoci al taglio totale delle forniture di gas dalla Russia"Difesa«Game of Drones» nell’Esercito svizzero: si punta sui velivoli kamikaze?CampanellaLa Confederazione è interessata allo sviluppo di droni per fini bellici: i primi test già nel 2025 – È stata creata una task force per coinvolgere l’industria elvetica, le PMI e le start-up – L’obiettivo dell’Ufficio federale dell’armamento: «Ridurre al minimo la dipendenza da altri Paesi»© KEYSTONE/Urs Flueeler Luca Faranda29.07.2024 06:00«Soccorrere persone, trasportare medicinali, proteggere la lattuga dalle malattie fungine, avvistare cerbiatti, scattare le foto di un matrimonio e tanto altro: l’utilizzo dei droni è notevolmente aumentato negli ultimi anni». A scriverlo, negli scorsi giorni, è l’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC), ricordando che in Svizzera, oggi, sono registrati oltre 80 mila apparecchi. I droni, però, possono anche essere utilizzati in guerra, per localizzare i nemici e anche per attaccarli. La guerra in Ucraina l’ha mostrato chiaramente: i velivoli comandati da remoto sono sempre più utilizzati sul campo di battaglia. I droni saranno le armi del XXI secolo? A chiederselo è anche l’Ufficio federale dell’armamento (armasuisse), che vuole ora investire massicciamente nello sviluppo di questi apparecchi per garantire la capacità di difesa della Svizzera.Tavola rotondaPer il Tages-Anzeiger, tuttavia, l’Esercito «vuole sviluppare droni kamikaze mortali in Svizzera». Questo, per il quotidiano d’Oltralpe, è stato il tema centrale della tavola rotonda che si è tenuta lo scorso 9 luglio a Berna. Tra i presenti, oltre ai funzionari del Dipartimento della difesa (DDPS), anche vari rappresentanti dell’industria, tra cui start-up altamente specializzate nella tecnologia dei droni.«La Svizzera ha una base tecnologica forte e riconosciuta a livello internazionale nel campo della robotica e dei droni», ci spiega Samanta Leiser, specialista della comunicazione di armasuisse. «L’ecosistema industriale svizzero dei droni comprende numerose aziende giovani e spin-off. Molte di queste aziende non operano nel settore della difesa o hanno prodotti non ancora sufficientemente rodati per applicazioni militari. Nei prossimi mesi verranno esaminate possibili partnership». Fino a 300 chilometriAgli occhi di armasuisse, la collaborazione fra i ricercatori e l’industria degli armamenti può essere ulteriormente incoraggiata. Le autorità, ufficialmente, parlano di «sviluppo indipendente di droni di piccole e medie dimensioni in Svizzera in grado di svolgere impieghi relativi ad attacchi aerei e compiti di ricognizione in volo». Nessun riferimento ai cosiddetti «droni kamikaze», utilizzati ad esempio in Ucraina e a Gaza (e sui quali viene impiegato un software sviluppato al Politecnico di Zurigo, stando a un’inchiesta della RTS pubblicata a maggio).Incalzata sulla questione, Leiser rimane sul vago. «Si tratta di diversi tipi di droni di piccole e medie dimensioni che ottengono effetti diversi. L’applicazione principale di questi droni è l’ingaggio di obiettivi terrestri a distanze fino a 300 chilometri». A titolo di confronto, la distanza in linea d’aria tra Chiasso e Basilea è di circa 220 chilometri.Aumento delle minaccePer il Tages-Anzeiger, la portata di 300 chilometri di questi droni d’attacco «suggerisce che si pensa anche ai clienti stranieri». Lo sviluppo dei droni da parte dell’industria elvetica, dunque, potrebbe non essere pensata solo a fini di difesa (per ricognizioni, sorveglianza e difesa contro altri droni).Considerato l’aumento delle minacce e i persistenti conflitti a livello globale, «nel giugno 2024 il DDPS ha dato vita a una task force sui droni sotto la guida dell’Ufficio federale dell’armamento», sottolinea armasuisse. Uno degli obiettivi di questa task force, puntualizza Leiser, è anche quello di «ridurre al minimo la dipendenza da altri Paesi», limitando così i rapporti di dipendenza e i colli di bottiglia nelle forniture provenienti dall’estero.La task force - guidata da Thomas Rothacher, sostituto capo dell’armamento - vuole contribuire attivamente a coinvolgere start-up, PMI svizzere e produttori di materiale bellico della Confederazione nel potenziale sviluppo dei droni. «Il primo passo è quello di scoprire le competenze e le tecnologie uniche nel campo dei droni in Svizzera e il loro possibile utilizzo per la sicurezza del Paese», tiene a precisare Leiser. Esercitazioni con la truppaDalla teoria alla pratica il passo è breve: «Si prevede di effettuare i primi test con i nostri droni (prodotti in Svizzera, ndr) a partire dal 2025 sotto la direzione di armasuisse. Per questi test potrebbe essere necessario il supporto delle truppe», afferma Samanta Leiser, aggiungendo che non è ancora stata presa una decisione definitiva.Le autorità, tuttavia, stanno pigiando sull’acceleratore e si sono attivati ben prima della tavola rotonda organizzata a inizio luglio: già lo scorso 11 aprile, tra armasuisse e alcune aziende, è stato firmato un accordo di cooperazione per sviluppare ulteriormente la tecnologia civile svizzera dei droni per applicazioni militari. L’importanza dei piccoli droni militari è cresciuta enormemente negli ultimi anni. «La tecnologia dei droni sta diventando sempre più importante in tutte le forme di conflitto e di guerra. La difesa contro i piccoli droni, in particolare, si sta rivelando molto impegnativa. A causa del rapido sviluppo tecnologico nel campo dei droni, la difesa contro questi sistemi è in costante ritardo», aveva fatto notare pochi mesi fa armasuisse, che ora sta cercando di recuperare terreno.

Un uomo di Liverpool muore soffocato con un pezzo di carne durante un pranzo al pubAttacco russo con missili nel Donetsk: 6 morti e 30 feriti Kirghizistan, collassa un ghiacciaio: l'impressionante videoCalifornia, emergenza incendi: le fiamme minacciano lo Yosemite ParkAborto, Biden firma un ordine esecutivo: “Decisione della Corte Suprema è stata politica e sbagliata”

Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

  • Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock
  • VOL
  • MACD
  • MACD
  • Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock
  • VOL
  • trading a breve termine