Alluvione in Emilia Romagna: la situazione un anno dopoEconomia>La cupa analisi dell'Istat,analisi tecnica in forte calo il potere d'acquisto delle famiglieLa cupa analisi dell'Istat, in forte calo il potere d'acquisto delle famiglie"Marcata flessione del tasso di risparmio", arriva la cupa analisi dell'Istat, in forte calo il potere d'acquisto delle famigliedi Giampiero Casoni Pubblicato il 5 Aprile 2023 alle 12:07 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatacrisiistatitalia#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La cupa analisi dell’Istat spiega che è in forte calo il potere d’acquisto delle famiglie italiane. L’analisi sul report trimestrale in ordine a reddito e risparmio non lascia adito a dubbi. E Istat ha spiegato che “la crescita del reddito disponibile delle famiglie (+0,8%), accompagnata da una crescita dei prezzi al consumo particolarmente forte nello stesso trimestre, ha comportato una significativa diminuzione del potere d’acquisto (-3,7%). La tenuta della spesa per consumi finali (+3% in termini nominali) si è quindi accompagnata ad una marcata flessione del tasso di risparmio”.In calo il potere d’acquisto delle famiglieLo dicono i dati trimestrali sul reddito e il risparmio delle famiglie del quarto trimestre del 2022. Nel quarto trimestre del 2022 secondo Istat “la pressione fiscale è stata pari al 50,5%, in riduzione di 1 punto percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. I numeri sui conti trimestrali delle Amministrazioni Pubbliche insomma non mentono neanche a considerare la “fine” del caro bollette.Peggiora il rapporto deficit/Pil“Il rapporto deficit/Pil peggiora di 0,7 punti percentuali e l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari a -5,6% (era -4,9% nello stesso trimestre del 2021). Migliora invece di 0,5 punti percentuali il saldo primario (cioè l’indebitamento al netto degli interessi passivi), questo è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -0,7% (-1,2% nel quarto trimestre del 2021)”.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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