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Le parole del Papa alla veglia pasquale: "Scoraggiati dal muro di gomma della guerra"

Il monito Ue a Polonia ed Ungheria sul grano: "Azioni unilaterali inaccettabili"Commissione Lancet aggiunge alla lista la perdita della vista e il colesterolo cattivo alto (Foto 123Rf)01 agosto 2024 | 00.05Redazione AdnkronosLETTURA: 2 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;} Quasi la metà dei casi di demenza possono essere prevenuti o ritardati contrastando 14 fattori di rischio fin dalla prima infanzia. E' la sfida lanciata da un nuovo report della Commissione Lancet per la prevenzione,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock gli interventi e la cura della demenza, un'emergenza sanitaria in crescita con il progressivo invecchiamento della popolazione. Si prevede che entro il 2050 nel mondo i malati saliranno a 153 milioni, il triplo rispetto ai 57 milioni del 2019, ricordano su 'The Lancet' gli esperti che - in base alle ultime evidenze disponibili - hanno aggiornato la lista dei fattori di rischio demenza aggiungendo 2 nuove voci: alti livelli di colesterolo 'cattivo' Ldl a partire dai 40 anni; perdita della vista, non corretta, in età avanzata. Fattori di rischio, quali sonoInsieme, questi 2 nuovi fattori di rischio concorrerebbero al 9% di tutti i casi di demenza (7% e 2% rispettivamente), mentre il 40% dei casi si considera associato ai 12 fattori già identificati dalla Lancet Commission nel 2020: bassi livelli di istruzione, problemi di udito, pressione alta, fumo, obesità, depressione, inattività fisica, diabete, consumo eccessivo di alcol, trauma cranico, inquinamento atmosferico e isolamento sociale. Il rapporto 2024, presentato a Philadelphia alla Conferenza internazionale dell'Alzheimer's Association (Aaic 2024, 28 luglio-1 agosto), stima che i fattori di rischio collegati alle percentuali più alte di casi di demenza nella popolazione globale sono i problemi di udito e il colesterolo Ldl alto (ognuno associato al 7% dei casi di demenza), insieme a una minore istruzione nella prima infanzia e all'isolamento sociale in età avanzata (5% ciascuno).Le raccomandazioniIl report detta 13 raccomandazioni per ridurre il rischio di demenza, rivolte ai cittadini e alle istituzioni. In sintesi: prevenire e curare la perdita dell'udito, la perdita della vista e la depressione; mantenersi cognitivamente attivi per tutta la vita; proteggersi la testa negli sport di contatto; ridurre i fattori di rischio vascolare (colesterolo alto, diabete, obesità, pressione alta); migliorare la qualità dell'aria; creare ambienti favorevoli ai contatti sociali. E' stato calcolato che, implementando alcune di queste misure con interventi a livello di popolazione, solo in Inghilterra si potrebbero ottenere risparmi per circa 4 miliardi di sterline. I costi globali associati alla demenza sono stimati in oltre 1 trilione di dollari l'anno. { }#_intcss0{ display: none;}#U11687686189FWC { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11687686189jkB { font-weight: bold;font-style: normal;}

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Economista Italiano

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