Un'altra pessima giornata per le borse di mezzo mondo - Il Post

Il gruppo radicale libanese Hezbollah ha confermato che il suo membro Muhsin Shukr è stato ucciso nell'attacco israeliano a Beirut - Il PostAnthropic ha appena presentato Claude 3.5 Sonnet,investimenti il primo modello della nuova famiglia di LLM Claude 3.5. Secondo quanto annunciato dall’azienda, questo aggiornamento supererebbe le prestazioni sia dei concorrenti sia del precedente modello di punta di Anthropic, Claude 3 Opus, in numerosi test di valutazione e in diverse aree, come nel “ragionamento” a livello universitario, nella scrittura di codice e nella risoluzione di problemi matematici.Credit: AnthropicCiò che rende Claude 3.5 Sonnet particolarmente interessante è la sua capacità di offrire prestazioni di alto livello mantenendo la velocità e l’economicità tipiche dei modelli di fascia media. Il nuovo modello opera infatti a una velocità doppia rispetto a quella di Claude 3 Opus, la versione più performante della famiglia precedente.Come utilizzarloIl nuovo modello è ora accessibile gratuitamente attraverso la piattaforma web Claude.ai e l’applicazione iOS. Gli utenti che sottoscrivono i piani Claude Pro e Team beneficiano di limiti d’uso più elevati. Inoltre, Claude 3.5 Sonnet è disponibile tramite l’API di Anthropic e le piattaforme cloud di Amazon (Bedrock) e Google (Vertex AI). In questo caso, la finestra di contesto è di 200.000 token e il prezzo è pari a 3 dollari per milione di token in input e 15 dollari per milione di token in output.La società intende rilasciare le versioni di Claude 3.5 Haiku e Opus entro la fine dell’anno, così da completare la famiglia di modelli come nella sua versione 3.

Dalla Papua Nuova Guinea alla Germania senza aerei: «Folle è chi non agisce»10 piscine fuori terra per sentirti al mare anche lontano dal mare | Wired Italia Ucraina, incursione a Kursk: l'ira di Putin per l'attacco in territorio russo – Il TempoL'intelligenza artificiale può aiutarci a sconfiggere il crimine? | Wired ItaliaIl Gigante di Ferro e i 25 anni del flop più immeritato di sempre | Wired Italia