Bucha, fucilato insieme ai fratelli e gettato in una fossa comune: si salva per miracoloL’isola australiana della Tasmania ha deciso di promuovere il turismo con un progetto ironico e originale di nome TasmanAI che coinvolge la comunità artistica locale. La campagna sfrutta l’interesse globale attorno all’intelligenza artificiale ma lo ribalta,criptovalute partendo dallo slogan “AI without the artificial Bit”, l’intelligenza senza la parte “artificiale”. Si tratta in sostanza di un generatore di immagini in cui a realizzare i contenuti richiesti attraverso i prompt non c’è un algoritmo, bensì le persone.Gli utenti potranno inviare le loro richieste, i suggerimenti più creativi, e questi saranno trasformati da opere d’arte direttamente dagli artisti, senza passare attraverso generatori algoritmici.La campagna è interessante perché testimonia la formazione dei primi stereotipi attorno all’intelligenza artificiale e li sfrutta per creare una comunicazione promozionale che fa leva sulle capacità umane. Un modo interessante per enfatizzare l’AI puntando sulla sua assenza piuttosto che sulla sua presenza.L’Australia a novembre ha deciso di vietare l’uso dannoso dell’intelligenza artificiale, emergendo come uno dei primi paesi a esporsi in maniera netta sul tema.
Katerina Tikhonova, la figlia di Putin si è sottoposta al “lifting dei vampiri”: di cosa si tratta?Perché l’Ue ha sanzionato l’amante di Putin Alina Kabaeva? Terremoto di magnitudo 6.3 a Timor Est: allerta tsunamiNeonato morto in ospedale, indagata un'infermiera: lo avrebbe avvelenato“Definire pelato un uomo è molestia sessuale”: la sentenza di un tribunale inglese