Notizie di Politica italiana - Pag. 398Ghali a Sanremo porta una canzone dal forte impatto sociale,criptovalute in cui si parla di confini contesi e di ospedali bombardati. Probabilmente è il pezzo più politico di quest’anno al festivalIn un festival pieno di testi tradizionalmente sanremesi, in cui si parla d’amore e di buoni sentimenti, Ghali con Casa mia rappresenta una delle poche piacevoli eccezioni. Qui sotto pubblichiamo il testo completo, ma intanto vale la pena isolare qualche verso: «Mi manca il mio quartiere / Adesso c’è una sparatoria», «Ma, come fate a dire che qui è tutto normale / Per tracciare un confine / Con linee immaginarie bombardate un ospedale», «Casa mia, / Casa tua, / Che differenza c’è?»."Casa mia” di Ghalidi G. Amdouni - D. Petrella - M. Zocca Ed. Jimmy/Universal Music Publishing Ricordi/Garage Days/ Eclectic Music Publishing/Music Union - Milano - Napoli - MilanoIl prato è verde, più verde, più verde Sempre più verde (sempre più verde) Il cielo è blu, blu, blu Molto più blu (ancora più blu) Ma che ci fai qui da queste parti Quanto resti e quando parti Ci sarà tempo dai per salutarci Non mi dire che ho fatto tardi Siamo tutti zombie col telefono in mano Sogni che si perdono in mare Figli di un deserto lontano Zitti non ne posso parlare Ai miei figli cosa dirò Benvenuti nel Truman show Non mi chiedere come sto Vorrei andare via però La strada non porta a casa Se la tua casa non sai qual è Ma il prato è verde, più verde, più verde Sempre più verde (sempre più verde) Il cielo è blu, blu, blu Molto più blu (ancora più blu) Non mi sento tanto bene Però Sto già meglio se mi fai vedere Il mondo come lo vedi tu Non mi serve un’astronave, lo so Casa mia, Casa tua, Che differenza c’è? Non c’è Ma qual è casa mia Ma qual è casa tua Ma qual è casa mia Dal cielo è uguale, giuro Mi manca la mia zona Mi manca il mio quartiere Adesso c’è una sparatoria Baby scappa via dal dancefloor Sempre stessa storia Di alzare un polverone non mi va (va) Ma, come fate a dire che qui è tutto normale Per tracciare un confine Con linee immaginarie bombardate un ospedale Per un pezzo di terra o per un pezzo di pane Non c’è mai pace Ma il prato è verde, più verde, più verde Sempre più verde (sempre più verde) Il cielo è blu, blu, blu Molto più blu (ancora più blu) Non mi sento tanto bene Però Sto già meglio se mi fai vedere Il mondo come lo vedi tu Non mi serve un’astronave, lo so Casa mia, Casa tua, Che differenza c’è? Non c’è Ma qual è casa mia Ma qual è casa tua Ma qual è casa mia Dal cielo è uguale, giuro© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
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