Nuseirat: la disperazione dei familiari dopo la morte di 200 palestinesi durante l'operazione israelianaIl GPT Store di OpenAI,analisi tecnica la piattaforma nata per ospitare e condividere chatbot personalizzati dagli utenti e basati sui modelli GPT, è stata invasa da spam e contenuti software che potrebbero potenzialmente violare il copyright e le regole della società. Inaugurato il GPT Store di OpenAIL’allarme è scattato a seguito di un’indagine di TechCrunch, che ha rivelato la presenza di chatbot che, presentandosi come tool generativi di immagini nello stile di Disney e Marvel – tra gli altri -, nascondono in realtà il loro reale obiettivo: fungere da canale verso servizi a pagamento di terze parti. Gli stessi si pubblicizzano inoltre come in grado di aggirare gli strumenti di rilevamento dei contenuti AI, facendo sorgere ulteriori dubbi in merito al problema dei deepfake.Un chatbot che opera da canale verso servizi di terze parti – Immagine di OpenAI (tratta da techcrunch.com)Nonostante OpenAI affermi di utilizzare diversi sistemi di moderazione utili a filtrare simili tool, l’azienda sembra avere concrete difficoltà nel mantenimento di un adeguato controllo sulla qualità dei contenuti presenti nel suo GPT Store. La ‘supervisione’ garantita dalla società potrebbe dunque non essere sufficiente.
Bangkok, grave incendio al mercato Chatuchak: 1000 animali mortiCondannato a 26 anni il marito di Yi Yinglei: ha ucciso la moglie e l'ha buttata in mare Colombia, dal 2027 addio alla corridaUcraina, bombardamenti a Severodonestk: almeno 10 mortiMessico, morto 59enne per influenza aviaria: il primo caso umano al mondo