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Morto l'ex marito di Alessia Pifferi: Francesco Miranda trovato senza vita nella sua abitazione

Operai travolti dal catrame bollente a Corbetta: due in gravi condizionivino vinitoscani castellodiquerceto wine chianti granselezione ilpicchio lacorte Paolo Zappitelli30 gennaio 2024aaaQuella della cantina Castello di Querceto è una storia - come molte che riguardano il mondo del vino - di un innamoramento: quello della famiglia francese Francois ìvicinemacosìdiverse–trading a breve termineper la Toscana, tanto da acquistare questa tenuta che all’epoca era una residenza di campagna. Ai primi del ’900 venne trasformata in azienda agricola e da allora la produzione di vini è sempre continuata. Oggi gli eredi del fondatore continuano a fare vino in una delle zone che più si prestano alla coltivazione della vite, le alte colline di Greve in Chianti. Due le bottiglie dell’annata 2020 assaggiate: il Picchio Gran Selezione e La Corte Gran Selezione. Nascono da vigne separate da poche centinaia di metri ma i terreni sono completamente diversi: il primo ricco di argilla e calcare, il secondo sabbioso. Il risultato sono due vini che hanno sfumature e caratteri distinti: mentre La Corte (Sangiovese in purezza) si presenta con toni più morbidi ed eleganti, il Picchio (Sangiovese con un 5% di Colorino) è più austero, verticale, sicuramente di gran fascino. Le due annate sono state messe in commercio proprio in questi giorni.

Morta Yvonne Furneaux, era stata l'iconica attrice de "La dolce vita"Incidente sul Monte Bianco, è morto Michele Raule: raccoglieva fondi per bambini malati Trump parla dopo il ritiro di Biden: "Kamala Harris? Una pazza della sinistra radicale"Elena Cecchettin contro il padre di Turetta: "Rompiamo il silenzio omertoso"Meteo, caldo estremo in Italia: in arrivo Caronte con l'anticiclone africano

VOL

  • Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock
  • Capo Analista di BlackRock
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