Omicidio Saman, il fratello: "Ho mentito, avevo paura di papà"Caso Siri,VOL Conte: "Lo incontrerò al rientro in Italia"Caso Siri, Conte: "Lo incontrerò al rientro in Italia"Il premier Conte ha affermato che incontrerà Siri appena possibile. Sulle parole di Salvini: "Ha ragione, non sono un giudice". di Antonella Ferrari Pubblicato il 28 Aprile 2019 | Aggiornato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatacontegovernolega#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}“Confido di poter vedere Siri domani: non ho ancora fissato l’incontro ma sicuramente domani sarà il primo giorno utile per poterlo vedere”. Così il premier Conte ha risposto ai giornalisti a margine della sua visita alla Città proibita di Pechino. La stampa ha infatti chiesto a Conte se al suo ritorno in Italia dalla Cina incontrerà il sottosegretario per valutare la sua posizione dopo l’indagine. “Datemi il tempo di riorganizzare l’agenda per la fase di rientro” ha detto il premier, che ha proseguito: “In Italia riprenderemo il lavoro quotidiano e strategico perché siamo nella “fase due” del governo, con lo sblocca cantieri, il decreto crescita, le strategie per potenziare la ricerca e rinforzare il sistema dell’istruzione. Abbiamo un’agenda fittissima di lavoro”.“Non ragiono da giudice”I giornalisti sono poi finiti sull’intervista in cui il ministro Salvini ha affermato che il premier non è un giudice e che non sono emersi “atti concreti” a carico di Siri. “Sono d’accordo con Salvini e l’ho dichiarato anche io: non sono un giudice. Non è con l’approccio del giudice che affronterò il problema” ha replicato il premier, che ha concluso: “Non ho letto l’intervista, ma i tempi della giustizia sono altri. Io ho fatto l’avvocato e non ho mai fatto il giudice neppure prima: non lo sono”.Il caso SiriArmando Siri, sottosegretario per le infrastrutture e senatore della Lega, è indagato dalla procura di Roma per corruzione. Avrebbe infatti caldeggiato degli emendamenti in cambio di una mazzetta da 30 mila euro e avrebbe inoltre intrattenuto rapporti con un faccendiere impegnato nel settore dell’energia, Paolo Arata, su cui indaga la Procura di Palermo. “Il mio nome non può essere accostato al mondo della mafia – ha tuonato Salvini -. Chi parla di Lega deve sciacquarsi la bocca perché con la mafia non abbiamo nulla a che vedere. Su Siri aspetto la magistratura. Né io né il premier siamo giudici”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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