Calenda e Italia Viva fingono di litigare su Raggi, ma la ragione è la commissione ExpoGuerra in Ucraina,analisi tecnica quali sono le aziende che hanno scelto di restare in RussiaGuerra in Ucraina, quali sono le aziende che hanno scelto di restare in RussiaSe da un lato la lista delle aziende che ha sospeso le attività in Russia è lunga, dall'altro sono diverse quelle che sono rimaste. Vediamo quali. di Valentina Mericio Pubblicato il 11 Marzo 2022 alle 15:01 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataguerraucraina#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Nei giorni scorsi si era molto parlato della scelta di numerose imprese di lasciare la Russia come importante presa di posizione contro il conflitto scoppiato in Ucraina. Eppure sono diverse le imprese che, per un motivo o per un altro hanno continuato ad operare a Mosca. Tra questi si segnala Burger King o ancora Miele. Vediamo dunque le principali. Guerra in Ucraina, quali sono le aziende rimaste in RussiaIniziamo dal principio parlando di uno dei nomi probabilmente più blasonati ossia Burger King che, al contrario di McDonald’s continua a restare aperta. Chiude solo parzialmente PepsiCo. Se è vero che Pepsi ha bloccato le attività, non lo è stato per altri rami della compagnia che operano in settori “di necessità” come ad esempio gli alimenti per l’infanzia.Parlando invece del settore farmaceutico vale la pena segnalare Pfizer e Bayer. Va tuttavia precisato che quest’ultima, rende noto “The Good Lobby” avrebbe fornito un importante sostegno economico all’Ucraina. Discorso analogo va fatto anche per Ferrero. La testata “La voce di Alba” ha precisato che quest’ultima starebbe aiutando i dipendenti dislocati in Ucraina a raggiungere le zone di sicurezza. Huawei e Lenovo restano al loro posto Guardando al ramo Hi-Tech va fatto presente che colossi cinesi come Alibaba e Huawei non si sono spostati dalla Russia. Anche la giapponese Uniqlo ha recentemente fatto sapere che avrebbe continuato a operare. LEGGI ANCHE: Guerra in Ucraina, anche i grandi brand della moda chiudono in Russia: tra questi Prada e ZaraArticoli correlatiinEsteriMorte Haniyeh, i funerali a Teheran: l'Iran chiude lo spazio aereoinEsteriZelensky: "Tutti vogliamo la Russia ai negoziati di pace"inEsteriUsa 2024, Kamala Harris sfida Donald Trump: "Se hai qualcosa da dire dimmelo in faccia"inEsteriRaid di Israele a Teheran: ucciso il capo di HamasinEsteriAttacco alla scuola di danza a Southport: il bilancio sale a 3 vittimeinEsteriIrlanda, elicottero si schianta contro edificio: ci sono diverse vittime
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