Tensione al quartiere Zen di Palermo: uomo molesta bambina di 5 anni"La situazione che abbiamo riscontrato nelle carceri è drammatica. La percezione che ho,VOL lo dicomolto francamente, è che siamo davanti a un quadro molto pericoloso. Il tema di un luglio e agosto che possa scatenare rivolte in tutte le carceri italiane non è più soltanto una vaga preoccupazione. Lo stiamo dicendo in tutti i modi perché il governo non possa dire che non lo sapeva”. Con queste parole, il deputato Roberto Giachetti ha aperto la conferenza stampa sull’emergenza carceri indetta da Italia Viva e sostenuta dai Radicali e dall’associazione Nessuno tocchi Caino, che si è tenuta alla Camera nel pomeriggio del 17 luglio a Roma.Dall’inizio dell’anno 58 detenuti e 6 agenti penitenziari si sono suicidati in carcere. Sono numeri che vanno letti insieme ai 580 tentati suicidi in cella e alle migliaia di casi di atti di autolesionismo, a testimonianza della gravissima situazione in cui versano gli istituti penitenziari italiani.Nel frattempo, mercoledì 3 luglio 2024 il Consiglio dei ministri, su proposta della presidente Giorgia Meloni e del ministro della Giustizia Carlo Nordio, ha approvato il decreto-legge “Carcere sicuro”, ritenuto dall’opposizione insufficiente, una legge incapace di contrastare il sovraffollamento e che tra i principali obbiettivi pone l’assunzione di mille nuove unità per il corpo della Polizia penitenziaria, senza riferimenti ad altre figure il cui ruolo non sia securitario ma di cura e trattamento, come educatori e psicologi, di cui c’è grave carenza.Come si calcola il sovraffollamento delle carceriNordio ha inoltre affermato che non c’è causalità tra sovraffollamento e suicidi. Ma cosa significa concretamente la parola “sovraffollamento” quando parliamo di carcere e perché, invece, ha chiaramente un forte impatto sulla salute mentale dei reclusi? Attualmente in Italia sono detenute 61.480 mila persone, a fronte di una capienza ufficiale di 51.234 posti. Il sovraffollamento medio si attesta quindi sul 135%, con picchi tragici in alcune carceri.San Vittore, per esempio, avrebbe una capienza regolamentare di 708 posti, ma 250 non sono disponibili. Al momento la casa circondariale milanese ospita 1.041 detenuti, per un tasso di sovraffollamento reale del 230%. Questo significa che le celle spesso anguste e fatiscenti sono abitate da più del doppio delle persone che potrebbero ospitare, con il conseguente aumento della sofferenza dei reclusi e delle difficoltà nella gestione dei reparti da parte del personale penitenziario, categoria sotto organico: sempre a San Vittore gli agenti in servizio sono 551 a fronte dei 780 previsti. Le conseguenzeUn carcere sovraffollato e con meno operatori di quelli necessari è un luogo dove non solo non ègarantito lo spazio vitale minimo ma anche la più piccola e apparentemente insignificante delleattività si complica o viene soppressa. Le ore d’aria diminuiscono, il diritto a essere seguiti da uno psicologo o psichiatra, a essere visitati da un medico, ad accedere alle attività previste dall’areatrattamentale sono dimezzate quando non del tutto soppresse.
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