Non riesce a deglutire per la gola perforata da un seme di mango, ma l'ospedale la manda a casa

Non riesce a deglutire per la gola perforata da un seme di mango, ma l'ospedale la manda a casaSono stati trascinati via dalle acque del Natisone,trading a breve termine in piena a causa delle forti piogge che si sono abbattute sul Friuli Venezia Giulia. I soccorritori hanno cercato di salvarli in extremis calando delle funiUn abbraccio disperato, per salvarsi dalla furia della piena. Protagonisti tre giovani nel primo pomeriggio di venerdì 31 maggio a Premariacco, Udine, nel torrente Natisone, vicino al ponte Romano. I ragazzi si trovavano nel greto del fiume. I tre - un ragazzo e due ragazze - avevano raggiunto a piedi un isolotto dove hanno trascorso gli ultimi istanti ignari del pericolo imminente. Quando il livello dell'acqua ha iniziato a innalzarsi, era già impossibile tornare a riva.L'allarme è stato lanciato dall'autista di uno scuolabus, e subito altri passanti hanno notato i tre in difficoltà. I vigili del fuoco sono arrivati rapidamente, ma la situazione era già critica. Non avendo il tempo di predisporre un altro tipo di salvataggio, si sono calati dal ponte con delle funi, ma quando i giovani hanno tentato di afferrare le corde, la corrente li ha travolti. La scena è stata filmata dai presenti con gli smartphone.Il torrente, subito dopo il ponte, diventa una gola con rocce sporgenti. Almeno uno dei dispersi è stato visto urtare violentemente contro di esse. I vigili del fuoco hanno allertato immediatamente l'elicottero Drago da Venezia, che ha sorvolato il torrente tutto il pomeriggio insieme all'elisoccorso regionale Fvg. Le ricerche si sono concentrate fino alla confluenza con il fiume Torre, che poi si immette nell'Isonzo. Da terra, decine di pompieri specializzati hanno risalito il Natisone, mentre i sommozzatori hanno perlustrato alcuni tratti a valle del ponte Romano. Le condizioni sempre più impetuose della piena hanno reso l'operazione estremamente difficile.I carabinieri della Compagnia di Cividale si sono concentrati sull'identità dei dispersi, partendo da un'auto trovata nel parcheggio vicino alla "spiaggia" solitamente usata in estate dai bagnanti. In serata, si è ipotizzato che i tre ragazzi fossero di origine romena.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi

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