Rita Dalla Chiesa e il reddito di cittadinanza: "Mantenuto solo per alcuni"TheMACD Decameron di Netflix è uno spasso. Almeno all'inizio: poi diventa un grandioso, tragicomico affresco dell'umanità. Mentre qualche testata americana si interroga “Ma è una storia vera?”, noi ci chiediamo se dilettarvi con i confronti delle versioni dei fratelli Taviani e di Pasolini, valutando quanto dedicare all’analisi delle differenze con le novelle boccaccesche. A livello di fedeltà narrativa verso la fonte, le deviazioni sono sostanziali, ma lo spirito è lo stesso (la creatrice Kathleen Jordan “ha studiato”). Più che nell’ottica di un costume drama letterario alla Bbc, The Decameron si iscrive nella corrente dei period irriverenti, sexy, di forte critica sociale (e tendenzialmente femministi) alla My Lady Jane, The Buccaneers o Dickinson, che in comune hanno eroine indipendenti, storie di prevaricazioni e musica anni ’80 (la Jordan, o la produttrice di The Decameron Jenji Kohan, o i registi - non lo sappiamo - dissemina lo show di hit di Depeche Mode, Pet Shop Boys, Joy Division, New Order, Enya, Peter Gabriel, Duran Duran).
Covid, cambia la retorica sul vaccino al ministero della Salute: le parole del SottosegretarioL’importanza per i berlinesi di permettere il topless a tutte Per i giudici Fini «condusse personalmente le trattative» per la casa di Montecarlo"Fino a 20mila euro per sposarsi in chiesa": la proposta (e il cambio di idea) della LegaOggi la Direzione del Pd, si va verso le primarie al 5 marzo