Elezioni Francia 2022, affluenza alle 12: la più bassa degli ultimi anniPer festeggiare la nascita di un bimbo all'ospedale di Pozzuoli i familiari hanno imbrattato con un pennarello una parete della struttura con il nome del piccolo per poi pubblicare il video della bravata sui social. A segnalare la cosa alla direzione sanitaria ci ha pensato il deputato di Avs,criptovalute Francesco Emilio Borrelli, e così è scattata la denuncia. I familiari e i parenti non solo non si sono scusati ma hanno pubblicamente difeso il loro operato. L'accusa dei familiari«Non siete degni di giudicare gli altri», hanno detto, come riferisce Borrelli. «L'unico che ci può giudicare è nostro Signore e nessun altro. Piuttosto di applicarvi su una scritta, applicatevi su cose che in televisione non fanno vedere, in quest'ospedale ci sono persone che soffrono e nessuno le prende in considerazione. Persone che attendono 5, 6 ore per farsi visitare da qualcuno, poi vi lamentate quando succede qualcosa. Ci sono persone che muoiono abbandonate, persone che vengono riempite di medicine, di siringhe per farle dormire... Chi sono gli incivili adesso? Io di certo preferisco essere incivile in questo modo piuttosto di far male a qualcuno come fanno loro. Ce ne sono pochi di medici che fanno il proprio lavoro con il cuore».La risposta di BorrelliIl parlamentare ha replicato affermando che «questa mentalità è davvero inaccettabile. Cosa insegneranno ai figli persone che invece di mortificarsi e chiedere scusa difendono le loro azioni da incivili e sottosviluppati? Bene ha fatto la Asl a denunciarli e mi auguro che ci sia una condanna educativa ed esemplare per questi soggetti inqualificabili». Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Agosto 2024, 19:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ucraina, il ministero della Difesa di Kiev confessa: "Il Wagner Group voleva uccidere Zelensky"Vernice rossa sul treno contro il giornalista premio Nobel Muratov Ucraina, dagli USA nuovi missili Javelin: Twitter limita la propaganda russaPapa Francesco è arrivato a Malta per il suo 36mo viaggio apostolicoPaolo Rondelli, il primo capo di stato al mondo della comunità LGBT