Addio di Di Maio alla guida del M5S: i suoi continuano a parlarneGoverno,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock nessun rimpasto: confermata la linea e il metodo di DraghiGoverno, nessun rimpasto: confermata la linea e il metodo di DraghiIl governo non cambia faccia e non ci sarà alcun rimpasto di ministri: viene confermata la linea di Mario Draghi e soprattutto il suo metodo "spiccio" di Giampiero Casoni Pubblicato il 5 Febbraio 2022 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatagoverno DraghiMario DraghiMatteo Salvini#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiGoverno, confermata la linea Draghi: non si cambiano i ministri e non si cambiano gli obiettiviMario Draghi e i partiti “disinnescati”: il premier riparte da dove si era fermato, cioè da lui soloGli esempi della linea del premier: scostamento di bilancio e riforma della giustiziaDal Governo arrivano segnali chiarissimi per i quali non ci sarà nessun rimpasto: e in punto di azioni viene confermata in tutto e per tutto la linea di Mario Draghi, quella ed il suo metodo. Il messaggio è chiaro: il premier punta a tenere la barra dritta e non intende concedere margini per “nuove manovre” politiche innescate dalla rimescolatura del mazzo avvenuta nella bolgia al Quirinale. Governo, confermata la linea Draghi: non si cambiano i ministri e non si cambiano gli obiettiviNon verranno sostituiti ministri perciò e non ci saranno cambi di rotta nelle grandi azioni delle prossime settimane. Perfino la ormai veterana “cabina di regia” per il momento resta dov’è. E in punto di politica? Si tratta con i capidelegazione e solo con quelli, poi ognuno si faccia i suoi conti nelle segreterie. Mario Draghi e i partiti “disinnescati”: il premier riparte da dove si era fermato, cioè da lui soloMario Draghi riparte esattamente da dove aveva finito e lo fa con lo spirito di servizio gallonato che gli aveva permesso di “immunizzare” l’azione dell’esecutivo dalle ubbie di pancia dei partiti. Si deve andare veloce e tutto serve al momento meno che un’arena di bandiere piantate a Palazzo Chigi. Perciò il punto finale è e resta quello chiave: l’ultima parola sarà sempre e solo di Draghi. Gli esempi della linea del premier: scostamento di bilancio e riforma della giustiziaIl Corriere della sera fa due esempi molto calzanti: sullo scostamento di bilancio che da giorni gli chiedono sia Matteo Salvini sia un pezzo grosso dei Cinque Stelle è in ballo lo storno di soldi per il caro bollette? Per Draghi no. E sulla riforma della giustizia? Parte della maggioranza è contraria al no di Draghi alla possibilità che il magistrato che fa politica possa tornare alla funzione giurisdizionale. Ma Draghi sul principio delle porte girevoli neanche ci sente e si andrà dritti in quella direzione. Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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