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Giappone, impiegato si ubriaca e perde una chiavetta Usb con i dati privati di 500 mila persone

Guerra in Ucraina, la nota della Nato a 100 giorni dall'inizio della guerraPerché gli articoli 4 e 5 della Nato possono farci entrare in guerraPerché gli articoli 4 e 5 della Nato possono farci entrare in guerraDalla consultazione urgente sul da farsi alla mutua assistenza degli stati membri: perché gli articoli 4 e 5 della Nato possono farci entrare in guerradi Giampiero Casoni Pubblicato il 25 Febbraio 2022 alle 08:24 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataguerrarussiaucrainaÈ un dato di fatto,Economista Italiano anche se legato a circostanze non ancora maturate: gli articoli 4 e 5 del Trattato Nato possono farci entrare in guerra ed esistono precise disposizioni dell’Alleanza Atlantica in merito a circostanze in cui scatterebbe un’offensiva congiunta. Ma procediamo per gradi: l’articolo 4 Nato prevede che “le parti si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata“.Gli articoli per entrare in guerra anche se l’Ucraina non è nella NatoNel caso del conflitto fra Russia ed Ucraina ad essere aggredito non è stato un paese membro della Nato perciò l’obbligo di consultazione, che si era palesato con la riunione urgente del 24 febbraio, ha uno scopo ancora conoscitivo. La richiesta di attivazione dell’articolo 4 rappresenta però uno step molto delicato, come ribadito anche dal presidente Stoltenberg, perché in questo caso si parla di un conflitto che rischia di coinvolgere anche la sicurezza di paesi membri della Nato.Romania, Polonia e fronte del Baltico a rischioQuali? In primis la Romania, poi l’intero fronte del Baltico fino alla Polonia, e in quel caso, se “pezzi” del conflitto tracimassero nei confini territoriali di quegli stati, la Nato, e con essa l’Italia, sarebbe autorizzata ad intervenire. Con cosa? Con l’articolo 5 del Trattato, per il quale “un attacco armato contro una o più parti, in Europa o nell’America settentrionale, sarà considerato quale attacco diretto contro tutte le parti, che dovranno assistere lo Stato aggredito, intraprendendo immediatamente, individualmente o insieme alle altre parti, le misure idonee a ristabilire e mantenere la sicurezza nella zona dell’Atlantico settentrionale, ivi compreso l’uso della forza armata”.Articoli correlatiinPoliticaFrancia, arrivata la decisione del presidente Macron: accettate le dimissioni del governo AttalinPoliticaTensioni internazionali, il Cremlino avverte: le capitali europee potrebbero diventare obiettivi di ritorsioneinPoliticaLa decisione di Meta è ufficiale: rimosse le restrizioni a Trump su Facebook e InstagraminPoliticaMaternità surrogata, stretta della Lega sul disegno di legge FdI: fino a 10 anni di carcereinPoliticaZelensky: "Summit storico". Oltre 100 delegazioni in Svizzera al Vertice Globale per la PaceinPoliticaGli Stati Uniti annullano il divieto di fornitura alla Brigata Azov

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Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

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