Ucraina, Putin usa per la prima volta la parola guerraAlessandra Severini Entra oggi in vigore,trading a breve termine dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il decreto Casa. Il testo contiene una serie di norme di semplificazione edilizia e urbanistica che riguardano i micro-appartamenti, l'abitabilità per i sottotetti, i cambi di destinazione d'uso e le tolleranze costruttive. MINIAPPARTAMENTI. I requisiti per l'abitabilità diventano meno rigidi: la superficie minima per un monolocale scende da 28 a 20 metri quadrati, per un bilocale da 38 a 28 metri quadrati. Anche le altezze minime interne sono ridotte da 2,70 a 2,40 metri. Anche in questo caso sono ammesse delle tolleranze di un 2%. I limiti sono condizionati ad una ristrutturazione che garantisca la salubrità dell'immobile. VETRATE E PERGOLE. Viene inserito il criterio di edilizia libera - dunque senza bisogno di alcun titolo abitativo o permesso - per tutta una serie di interventi come istallazione di vetrate panoramiche amovibili e trasparenti, tende da sole, a pergola o bioclimatiche, istallazione di pompe di calore fino a 12kw, eliminazione delle barriere architettoniche, a condizione che non richiedano l’installazione di ascensori esterni. TOLLERANZE. Se le opere edilizie sono realizzate senza rispettare quanto autorizzato dal Comune, non vi è violazione edilizia se lo scostamento rispetto al progetto originario non supera il 6% per appartamenti fino a 60mq, il 5% fra 60 e 100mq, il 4% fra 100 e 300mq fino ad arrivare al 2% per immobili oltre i 500mq. SOTTOTETTI. Si consente il recupero dei sottotetti nei limiti e secondo le procedure previste dalle leggi regionali, anche se non rispettano le distanze minime tra edifici e dai confini. CAMBI USO. Semplificazione dei cambi di destinazione d'uso consentendo quelli all'interno della stessa categoria funzionale o tra categorie funzionali diverse, tramite Scia. SANATORIE. Si amplia lo spettro degli interventi sanabili, compresi gli aumenti di cubatura (le irregolarità dovranno comunque essere compatibili con il Piano regolatore del Comune dove si trova l'edificio). Potranno essere sanati anche i lavori in variante al titolo edilizio fatti prima della legge Bucalossi del 1977. riproduzione riservata ® Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Luglio 2024, 05:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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