Studente di 12 anni precipita dalle scale: grave dopo un volo di 4 metriIl 30 luglio dalle 17 alle 19 a Castelnovo ne’ Monti,BlackRock Italia presso la sede dell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano, e in streaming su Domani, parliamo del progetto “Montagna del latte”. Questa è la quarta di otto tappe realizzate assieme alla Fondazione Basso e al Forum Disuguaglianze e Diversità, con il cofinanziamento UeQuesto martedì a Castelnovo ne’ Monti si svolge il quarto evento del progetto #CoesioneItalia. L’Europa vicina, realizzato da Domani assieme alla Fondazione Basso e al Forum Disuguaglianze e Diversità. Il progetto è un vero e proprio tour nelle regioni italiane, sulle tracce delle politiche e dei fondi di coesione, con il cofinanziamento della direzione generale Regio della Commissione europea. segui l’evento in streamingLa quarta tappa è dedicata a “Fondi di coesione per le aree interne. Il progetto Montagna del Latte”. L’evento, realizzato in collaborazione con l’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano e con CAIRE Consorzio., si svolge dalle 17 alle 19 presso la sede dell’Unione Montana in via dei Partigiani 10 a Castelnovo ne’ Monti (provincia di Reggio Emilia); può essere seguito su streaming sul sito di Domani. Il progettoLa “Montagna del latte” è un progetto che rientra nella strategia nazionale per le aree interne, ed è interessante proprio come esempio della utilità dei fondi di coesione per le aree interne, tantopiù che il progetto ha avuto effetti a cascata sul territorio. L’iniziativa è stata avviata dieci anni fa dall’Unione Montana dei Comuni dell'Appennino Reggiano (Carpineti, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Toano, Ventasso, Vetto e Villa Minozzo), con l’assistenza tecnica di CAIRE Consorzio. L’obiettivo era anzitutto quello di invertire le tendenze di spopolamento puntando su un progetto integrato per la filiera del parmigiano reggiano di montagna, che ha ottenuto uno specifico e importante riconoscimento della regione Emilia Romagna.Il progetto si è proposto di promuovere una filiera virtuosa nella produzione, in un contesto in cui i costi più alti della produzione montana stavano portando molti caseifici alla chiusura: ha unito una dozzina di caseifici, una trentina di allevatori, un istituto di ricerca, una società di formazione e altre realtà. Sono state rafforzate le strutture per la stagionatura di 24 mesi del parmigiano reggiano, troppo costose per molti caseifici. Il progetto si è anche concentrato sulla formazione, grazie alla collaborazione con istituti superiori, a percorsi di formazione per gli insegnanti stessi e al potenziamento dei laboratori. nata anche una scuola periodica dedicata al Paesaggio del Parmigiano Reggiano di montagna.L’investimento sulla banda larga, sulla salute e sul turismo sostenibile fanno parte anch’essi dell’iniziativa, che è stata realizzata attraverso un ampio percorso partecipativo che ha coinvolto un abitante su cento.Il dibattito e i relatoriDopo una breve introduzione di Elio Ivo Sassi, presidente dell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano, e di Serafina Manna (Fondazione Lelio e Lisli Basso), l’incontro si focalizzerà sui racconti dal territorio.La prima porzione di dibattito è intitolata “Dalla produzione del parmigiano al turismo sostenibile: racconti di partecipazione”, e vede come interlocutori Marcello Chiesi, presidente del Caseificio Sociale San Giorgio, Giovanni Teneggi, esperto di cooperazione di comunità per ConfCooperative e presidente IFOA, e Antonio Pisanò, co-fondatore di Girotondo Base Camp.Nella seconda parte dell’evento, intitolata “Uso dei fondi di coesione nelle aree interne”, intervengono Natalina Teresa Capua, coordinatrice delle attività delle Aree interne per la Regione Emilia Romagna, Emanuele Ferrari, sindaco di Castelnovo ne’ Monti, Giampiero Lupatelli (CAIRE Consorzio) e Filippo Tantillo, esperto di aree interne (Forum Disuguaglianze e Diversità).Modera e anima il confronto Francesca De Benedetti, giornalista di Domani.LE ALTRE TAPPE DI #COESIONEITALIAL’alleanza di #CoesioneItalia seleziona otto progetti finanziati coi fondi di coesione, scelti non solo perché rispondono agli obiettivi di giustizia sociale e ambientale, ma anche per l’impatto sulle comunità di riferimento.Progetti che non restano sulla carta, ma che “vivono” sui territori: ecco perché per ogni progetto si tiene anche un evento, che viene trasmesso in streaming sul sito di Domani, e che vive su quotidiano e sito con approfondimenti giornalistici.Otto progetti, otto territori, otto eventi, dirette e approfondimenti, ai quali si sommano le nostre analisi sulle politiche di coesione, corredate da infografiche e aperte alla partecipazione dei lettori. Il quarto evento è solo una parte del viaggio; la tappa conclusiva è un evento-maratona che si terrà a Roma.Il primo evento a Torino e l’analisi su Torino come apripistaIl secondo evento sulle “isole sostenibili”Il terzo evento a Napoli e i fondi contro la violenza sulle donne© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedia cura di Francesca De BenedettiScrive di Europa ed Esteri a Domani, dove cura anche le partnership coi media internazionali, e ha cofondato il progetto European Focus, una coproduzione di contenuti su scala europea a cura di Domani e altri otto media europei tra i quali Libération e Gazeta Wyborcza. Europea per vocazione, in precedenza ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto per The Independent, MicroMega e altre testate. Non perdiamoci di vista: questo è il mio account Twitter. Ascolta il podcast EUnicorn, l'Europa come osiamo immaginarla.
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