Recovery Plan, confronto telefonico tra Draghi e Von der Leyen: l’Italia garantisce il proprio impegnoPAPA Papa Francesco Regina Caeli gesù Vangelo Il Papa: Gesù non ci abbandona mai perché la sua amicizia è per sempre Al Regina Caeli,ùnonciabbandonamaiperchélasuaamiciziaèProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock Francesco prende spunto dal brano del Vangelo di Giovanni di questa domenica per riaffermare che per Gesù noi siamo "persone care al di là di ogni merito e attesa". Con una domanda: Cristo per me ha il volto di un amico o di un estraneo? Adriana Masotti - Città del Vaticano E' l'amicizia il tema al centro della riflessione di Papa Francesco al Regina Caeli di questa domenica che ha visto circa 20 mila tra fedeli e pellegrini riuniti in Piazza San Pietro. Il punto di partenza è il brano del Vangelo di oggi (Gv 15,9-17), dove Gesù dice ai suoi apostoli: "Non vi chiamo più servi, ma amici”. Leggi Anche 05/05/2024 Francesco: ci sia pace tra Palestina e Israele. No alla guerra, sì al dialogo Al Regina Caeli, il Papa rinnova il suo appello per il Medio Oriente: “Si rafforzi il dialogo e porti frutti buoni”. Chiede poi di pregare per l’Ucraina che “soffre tanto” e invia ... Il valore dell'amicizia Nel linguaggio biblico, spiega il Papa, la parola "servo", indica una persona speciale a cui si affida un compito importante, ma per Gesù noi siamo qualcosa di più grande, "che va al di là dei beni e degli stessi progetti" e dunque "per dire chi siamo noi per Lui" ricorre ad una realtà diversa, quella dell'amicizia. E afferma: Fin da bambini impariamo quanto è bella questa esperienza: agli amici offriamo i nostri giocattoli e i doni più belli; poi crescendo, da adolescenti, confidiamo loro i primi segreti; da giovani offriamo lealtà; da adulti condividiamo soddisfazioni e preoccupazioni; da vecchi condividiamo i ricordi, le considerazioni e i silenzi di lunghe giornate. Fedeli e pellegrini in Piazza San Pietro Il vero amico non abbandona mai Francesco invita ciascuno a pensare ai propri amici e amiche, e a ringraziarne il Signore. Indica poi l'assenza di costrizioni e di calcoli, la spontaneità e la fedeltà come caratteristiche di un rapporto basato sull'amicizia che se è vera è per sempre: Un vero amico non ti abbandona, nemmeno quando sbagli: ti corregge, magari ti rimprovera, ma ti perdona e non ti abbandona. Leggi Anche 05/05/2024 Il Papa a Meter: continuate con coraggio l'importante attività contro gli abusi Al Regina Caeli, Francesco loda il coraggioso impegno dell’associazione presieduta da don Fortunato Di Noto contro la pedofilia e la pedopornografia. I membri in Piazza San Pietro ... Che volto ha per me il Signore? Gesù dice che noi siamo suoi amici "persone care al di là di ogni merito", con i quali vuol condividere "quello che ha di più caro" e cioè "tutto quello che ha udito dal Padre", e suggerisce a tutti alcune domande con cui mettere a fuoco il nostro rapporto con Lui: Chiediamoci: che volto ha per me il Signore? Il volto di un amico o di un estraneo? Mi sento amato da Lui come una persona cara? E qual è il volto di Gesù che testimonio agli altri, specialmente a quelli che sbagliano e hanno bisogno di perdono? Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui Il tuo contributo per una grande missione:sostienici nel portare la parola del Papa in ogni casa Argomenti Papa Francesco Regina Caeli gesù Vangelo 05 maggio 2024, 12:15 Invia Stampa Cos'è il Regina Coeli Cos’è il Regina Coeli ?L’antifona Regina Coeli (o Regina Caeli) è una delle quattro antifone mariane (le altre sono l’Alma Redemptoris Mater, l’Ave Regina Coelorum e il Salve Regina).Fu Papa Benedetto XIV, nel 1742, a prescrivere che venisse recitata al posto dell’Angelus e stando in piedi, come segno di vittoria sulla morte, durante il Tempo Pasquale, cioè dalla domenica di Pasqua fino al giorno di Pentecoste.Viene recitata, come l’Angelus, tre volte al giorno: all’alba, a mezzogiorno e al tramonto, per consacrare la giornata a Dio e a Maria.Questa antica antifona risalirebbe, secondo una pia tradizione, al VI o al X secolo, mentre la sua diffusione è documentata dalla prima metà del XIII secolo, quando viene inserita nel Breviario francescano. È composta da quattro brevi versi ciascuno dei quali si conclude con l’Alleluia, ed è la preghiera che i fedeli rivolgono a Maria, Regina del Cielo, per gioire con lei della resurrezione di Cristo.Papa Francesco, il 6 aprile 2015, proprio durante la recita del Regina Coeli nel giorno successivo alla Pasqua, ha consigliato quale deve essere la disposizione del cuore quando si recita questa preghiera: “… ci rivolgiamo a Maria invitandola a rallegrarsi, perché Colui che ha portato in grembo è risorto come aveva promesso, e ci affidiamo alla sua intercessione. In realtà, la nostra gioia è un riflesso della gioia di Maria, perché è Lei che ha custodito e custodisce con fede gli eventi di Gesù. Recitiamo dunque questa preghiera con la commozione dei figli che sono felici perché la loro Madre è felice”. 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