Hajdari e Belhadj grandiosi, Bislimi e quel lasciapassare per l'inauditoLo staff dell’Atlantic ha rilasciato una lettera in cui esprime profondo disappunto per la partnership di licenza dei contenuti che i datori di lavoro hanno stretto con OpenAI. L’Atlantic ha annunciato l’accordo con l’azienda a maggio,trading a breve termine sostenendo che la partnership avrebbe posizionato la rivista come una “fonte di notizie premium all’interno di OpenAI“.Ma oggi i lavoratori del giornale si dicono preoccupati per lo sfruttamento del loro lavoro e scrivono direttamente al CEO di Atlantic Nicholas Thompson. “L’intelligenza artificiale non può sostituire i giornalisti, e nessuna pubblicazione che aspira agli standard che The Atlantic ha incarnato per più di un secolo e mezzo può permettere che ciò accada – riporta la lettera – Vogliamo che l’azienda smetta di dare priorità ai profitti e sostenga il giornalismo di The Atlantic portando al tavolo delle trattative una proposta significativa sull’intelligenza artificiale“.Il gruppo non ha fiducia nei metodi del gruppo di Altman. “In una causa con una delle nostre pubblicazioni omologhe – scrivono – OpenAI ha chiesto ai giornalisti di consegnare i loro appunti, i promemoria delle interviste e altri materiali utilizzati nei loro reportage, il che è incredibilmente preoccupante“.Le preoccupazioni dei dipendenti dell’Atlantic si concentrano anche sui rischi delle allucinazioni.
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