Covid, il Ministro Speranza: "Le misure sono queste""Il 2023 sarà l'anno più caldo di sempre": allarme di Coldiretti"Il 2023 sarà l'anno più caldo di sempre": allarme di ColdirettiSono già 300mila le imprese a rischio in Val Padana e il 2023 "sarà l'anno più caldo di sempre": allarme di Coldirettidi Giampiero Casoni Pubblicato il 12 Marzo 2023 alle 17:49| Aggiornato il 13 Marzo 2023 alle 11:20 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataEconomialombardianeve#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,àlannopiùVOL 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}“Il 2023 sarà l’anno più caldo di sempre”: l’allarme di Coldiretti e netto e senza possibilità di equivoco. Secondo un report nel solo primo bimestre le temperature sono cresciute di 1,44 gradi e la siccità ha stretto l’Italia in una morsa con un inizio anno che è “il più caldo di sempre, con una temperatura di 1,44 gradi in più rispetto alla media nei primi due mesi”. La carenza idrica diventa tema centrale per Coldiretti che lancia l’allarme diffondendo un’analisi che si basa sui dati del Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche.“Il 2023 sarà l’anno più caldo di sempre”Ecco, quei dati dicono che dopo un 2022 in cui è caduto il 30% di pioggia in meno, nel primo bimestre del 2023 le precipitazioni sono già al di sotto della media. Coldiretti spiega che “a lasciare il Nord Italia a secco è un 2023 che si classifica fino ad ora come il più bollente di sempre, con una temperatura di 1,44 gradi superiore alla media storica ma l’anomalia riguarda l’intera Italia, dove la temperatura è stata comunque superiore di 0,76 gradi nei primi due mesi dell’anno“. Ma non doveva tornare la pioggia? “L’annunciato ritorno della pioggia è importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità e ripristinare le scorte idriche nei terreni, negli invasi, nei laghi, nei fiumi, ma si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell’arco alpino e appenninico”.Invasi a secco e il caso-scuola del PoIl guaio è che gli invasi sono a secco: “I grandi laghi che hanno ora percentuali di riempimento che vanno dal 19% del lago di Como al 36% del lago di Garda fino al 40% di quello Maggiore, mentre il livello idrometrico del fiume Po a Ponte della Becca è a -3,2 metri“. Nelle aree colpite, in particolare in Pianura Padana, ci sono 300mila imprese già colpite.Articoli correlatiinCronacaFiglio salva la madre dal suicidio: la donna gli aveva annunciato il suo proposito con un messaggioinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro personeinCronacaEstate 2024: 5 festival da non perdere in Francia
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