Russia: esercitazioni coi missili supervisionate da Putin il 19 febbraioNel suo libro,trading a breve termine Casini racconta lo sfogo di Draghi: "Io ho fatto tutto quello ...Nel suo libro, Casini racconta lo sfogo di Draghi: "Io ho fatto tutto quello che dovevo fare"Il senatore ha reso noto un colloquio privato con l'allora premier, stanco "per le troppe bugie dei partiti". di Federica Palman Pubblicato il 15 Gennaio 2023 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataMario Draghi#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Nel suo libro C’era una volta la politica. Parla l’ultimo democristiano, pubblicato da Piemme, Pier Ferdinando Casini ha raccontato un episodio, anticipato da La Repubblica, che riguarda l’ex premier Mario Draghi.Il retroscena su Draghi nel libro di CasiniTutto iniziò mercoledì 22 luglio 2022, con Mario Draghi già in odore di dimissioni nonostante la fiducia ottenuta in Senato. Pier Ferdinando Casini provò a evitare la crisi di governo, preparando e firmando la mozione di fiducia a Draghi. Il premier aveva già chiesto all’aula “una fiducia” che non fosse “di facciata”.Casini decise di agire a condizione che Draghi fosse d’accordo. I due ebbero un colloquio riservato nelle difficili ore di sospensione dei lavori di palazzo Madama, durante il quale emerse quanto Draghi fosse stanco e amareggiato “per le troppe bugie dei partiti”.“Pier Ferdinando, facciano quello che ritengono. L’importante è che ci sia chiarezza. Io ho fatto tutto quello che dovevo fare“, disse Draghi a Casini.Il giudizio di Casini sulla vittoria della destra e la segreteria del PdSecondo Pier Ferdinando Casini, la vittoria della destra non è stata colpa del Partito democratico (Pd) e di Enrico Letta. A detta del senatore, il partito e Letta “hanno combattuto in solitudine una competizione impossibile, come tante volte capita nella politica”.Casini non ha invece voluto esprimere un giudizio netto sui candidati in corsa per la segreteria del Pd. Secondo il senatore, Stefano Bonaccini rappresenta “il meglio del riformismo emiliano, e non è cosa da banalizzare. Elly (Schlein, ndr) è nuova, potrebbe infondere entusiasmo, ma dovrebbe scongiurare la deriva radicale per non allontanare i moderati”.Leggi anche: Natalità, il ministro Roccella sui dati Istat: “Momento di svolta. È un inferno demografico”Leggi anche: “Crisi finanziaria e carenza di personale nella sanità”: le regioni lanciano l’allarmeArticoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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