Boccia assicura che il piano di vaccinazione è garantito Economia>Bollette luce,VOL brutte notizie per i condomini: cosa accadrà a GennaioBollette luce, brutte notizie per i condomini: cosa accadrà a GennaioCon l'inizio del 2023 i condomini torneranno ad essere considerati delle microimprese: si dirà addio alla maggor tutela per le bollette della lucedi Jacopo Romeo Pubblicato il 5 Novembre 2022 alle 14:11 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatatasse#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}L’Arera conferma il passaggio per i condomini dal prossimo Gennaio 2023: si dovrà dire addio alle maggiori tutele sulle bollette della luce perché si tornerà ad essere equiparati a delle microimprese.Caro bollette, Gennaio di fuoco per i condomini: ecco cosa aspettarsiMarco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, spiega cosa sta per succedere: “I condomìni sono considerati microimprese, quindi per le utenze condominiali il mercato tutelato della luce finisce tra meno di due mesi.” Alllo stesso tempo Vignola chiede a Governo e ad Arera il rinvio della fine tutela sul gas (previsto allo stesso modo per inizio 2023).Cosa dovranno pagare i condominiIl problema, quindi, per chi abita in un condominio sarà pagare la luce degli spazi comuni (scale, cantine, garage e giardini) luoghi che non saranno più considerati domestici. Marco Vignola sottolinea che questa interpretazione è fallace: “Un’interpretazione che cozza frontalmente contro la tesi dell’Agenzia delle Entrate che con l’interpello n.142 del 3 marzo 2021 aveva consentito l’applicazione dell’Iva agevolata al 10% sulle bollette dell’elettricità anche per il funzionamento delle parti comuni di condomini composti da unità immobiliari esclusivamente residenziali che prima pagavano l’Iva al 22, ritenendo che le parti comuni condominiali non possono essere considerate ‘come distinte e autonome rispetto alle proprietà dei condòmini poiché strumentali all’utilizzazione o al godimento delle parti individuali.”Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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