Il «Fiore» di Cognetti apre la Piazza: «Prendiamoci tutti cura del mondo»Tutti i prodotti sono selezionati in piena autonomia editoriale. Se acquisti uno di questi prodotti,Economista Italiano potremmo ricevere una commissione.Michela Murgia è morta il 10 agosto 2023. Ma può passare un anno, o molti di più, e il suo lascito di letteratura, attivismo, potenza umana e sociale non si affievolirà facilmente, soprattutto se ancora tanti e tante si stringeranno attorno ai suoi libri per ritrovarne tutta la potenza, la dirompenza, l'originalità e a volte anche il disagio. Quel disagio di portare avanti battaglie personalissime eppure universali, quel disagio di dover prendere posizione anche quando nessun altro lo fa, quel disagio di dirsi e farsi sempre e comunque intellettuale. Perché Murgia è stata intellettuale nel senso più vero, puro, militante e totalizzante del termine.Fin negli ultimi tempi della sua malattia così veloce e dolorosa, ha usato ogni fiato, ogni centimetro del suo corpo e ogni possibile mezzo di comunicazione per ribadire le sue lotte: quelle contro il patriarcato, contro una società maschilista e militarista, per la parità di genere e per un'inclusione di tutte le identità, per la queerness, contro l'abuso di un linguaggio ormai svuotato e ancora troppo violento. La sua lotta è stata anche per una letteratura che raccontasse il mondo ma anche lo agisse, lo cambiasse, lo scuotesse. Ecco allora alcuni dei suoi libri attraverso i quali le sue lotte ancora possono rinnovarsi, nei nostri occhi e nei nostri corpi.
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