Si sente male in volo e muore, atterraggio di emergenza inutileEconomia>In pensione prima ma accettando un taglio importante,investimenti ecco opzione Uomo per M...In pensione prima ma accettando un taglio importante, ecco opzione Uomo per MeloniCome farà Giorgia Meloni ad evitare il ritorno dello "scalone a 67 anni": si andrà in pensione prima ma accettando un taglio importantedi Giampiero Casoni Pubblicato il 16 Ottobre 2022 alle 11:57 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatagovernoinpsMario Draghi#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Si andrebbe in pensione prima ma accettando un taglio importante, ecco opzione Uomo per Giorgia Meloni, cioè la misura che sta tenendo banco prima ancora che il governo in pectore diventi un esecutivo operativo. E c’è un motivo: dal primo gennaio di tornerà alla Legge Fornero. Lo scopo è quello di evitare lo scalone a 67 anni che tornerà da gennaio, perciò Fratelli d’Italia studia “Opzione Uomo” come già accaduto con Opzione Donna. In pensione prima ma accettando un taglio Il vantaggio è quello dei costi, lo dicono dati e simulazioni: sarebbero inferiori a Quota 41 chiesta dalla Lega e sindacati, ma si tratterebbe di accettare un taglio significativo fino al 31% dell’assegno anche per gli uomini. Parliamo quindi, come illustrato da Repubblica, della “pensione anticipata a 58-59 anni con 35 di contributi e ricalcolo dell’assegno tutto contributivo. La possibilità di cessare l’attività prima verrà infatti controbilanciata da una riduzione nell’importo da percepire, che varierà dal 13 al 31%”. La linea di continuità fra Meloni e Draghi Ma quel è lo scopo? Andare oltre l’impostazione dei requisiti della Legge Fornero. Su tutto c’è un dato economico di rilievo assoluto: quello per il quale “la spesa pensionistica è senza freni e si prevede che a fine 2025 essa sarà il 17,5% del Pil, due punti sopra a quelli attuali, circa 350 miliardi, 100 in più di dieci anni fa”. Da questo punto di vista si conferma anche il filo di continuità fra Giorgia Meloni e Mario Draghi, dato che il premier uscente con “Opzione Tutti” aveva già messo sul tavolo l’idea di permettere di anticipare l’uscita e trascorrere più anni in pensione ma con una penale da pagare. Quello che ora va sciolto è il nodo delle risorse e delle rivalutazioni per le pensioni di minore importo, “un’operazione che ha già fatto salire la spesa pensionistica, come si legge nei numeri della Nadef”.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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