Morto dopo aver bevuto un'intera bottiglia di Jägermeister in due minutiAcof-Olga Fiorini in festa con “Tete” Martinenghi. L’ex studente del “Pantani” di Busto trionfa a Parigi: «Ragazzo dal cuore d'oro»Successo olimpico per il nuotatore di Azzate diplomato al Liceo scientifico sportivo di Busto Arsizio. La soddisfazione dei direttori Mauro e Cinzia Ghisellini: «Fin da giovanissimo aveva un grande spirito di sacrificio,TeteProfessore Campanella ora è un campione ma resta un ragazzo umile, disponibile e dal cuore d’oro» «Siamo tutti profondamente orgogliosi del nostro “Tete” e gli facciamo i nostri più grandi e sinceri complimenti». La vittoria dell'oro olimpico di Nicolò Martinenghi nei 100 metri rana non può che rendere felici anche Mauro e Cinzia Ghisellini, direttori degli Istituti scolastici Olga Fiorini e Marco Pantani, dove il nuotatore di Azzate è scolasticamente cresciuto e dove si è diplomato esattamente sei anni fa.«È passato un po' di tempo dalla sua presenza in aula - spiega Cinzia Ghisellini - ma per noi Martinenghi resta uno dei "nostri" ragazzi, con cui siamo rimasti legati. Siamo strafelici di questo trionfo a Parigi e non possiamo che ricordare come la sua caratteristica, fin dai tempi della scuola, fosse quella di compiere tanti sacrifici per ottenere i risultati desiderati. Si tratta di un’attitudine che gli ha permesso di coronare tanti sogni».Nicolò era già rientrato da Tokyo, nel 2021, con due medaglie di bronzo al collo e, qualche settimana dopo la sua prima esperienza a Cinque Cerchi, era tornato al Liceo dello Sport “Marco Pantani” di Busto Arsizio per raccontarsi ai giovani della scuola bustocca, ricordando con nostalgia il quinquennio trascorso su quegli stessi banchi. «Qui - aveva detto quel giorno alla platea di adolescenti riuniti per ascoltarlo - ho vissuto gli anni più belli e spensierati, ma anche i più importanti per diventare quello che sono oggi». «La sua grande disponibilità - prosegue Cinzia Ghisellini - è stata sempre una caratteristica che lo ha reso speciale. Uno sportivo del suo livello ha una grande responsabilità, perché rappresenta un esempio per gli altri giovani. Lui ha sempre onorato questo ruolo e, con dedizione, ha meritato ogni risultato».L'oro olimpico rappresenta ora la consacrazione di una carriera che i fratelli Ghisellini hanno seguito sin dai primi passi. «La nostra gioia - spiega il direttore Mauro Ghisellini - è anche legata al fatto che abbiamo sempre creduto in una scuola che sapesse conciliare i tempi degli allenamenti e delle gare con quelli dello studio, contribuendo a formare persone di valore e di valori. Come ACOF siamo stati pionieri su questo fronte, abbiamo portato avanti un'iniziativa che poi in tantissimi ci hanno copiato, abbiamo aggiunto all'ormai storico Liceo scientifico anche l'Istituto professionale "Pantani", estendendo questa capacità nel gestire gli studenti-atleti a tutti gli indirizzi superiori, compresa The International Academy. L'anno scorso è nata persino la Middle School sportiva, proprio per ribadire l'importanza di questa filosofia educativa».Così, per Mauro Ghisellini, «vedere un ragazzo come Martinenghi arrivare al risultato più importante esistente è una soddisfazione gigantesca per tutti quelli che credono nei giovani e nelle qualità educative dello sport. I docenti che lo hanno seguito ricordano bene le levatacce per andare ad allenarsi alle 5 del mattino e le lezioni organizzate per lui, anche negli orari più strani, per farlo stare al passo con i programmi».Una fatica che, sul fronte scolastico, è stata ripagata dal conseguimento del diploma, ottenuto assieme al compagno di classe di Matteo Gabbia, difensore del Milan che, come lui, è nato nel 1999.Ora, a Parigi, la favola sportiva è giunta al massimo livello possibile. Centrando il sogno più grande. c. s.
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