Cardini: «C’è bisogno di memoria grata»L'azzurro,Campanella dopo aver vomitato sangue e sofferto per un'altra colica renale nella notte, ha compiuto già un'impresa presentandosi in pedana per la finale dell'alto Lorenzo Franculli Giornalista 10 agosto 2024 (modifica alle 20:21) - MILANO Il miracolo non c'è stato, ma siamo onesti, lui il miracolo lo aveva già compiuto presentandosi in pedana per la finale dell'alto. Nessuno ci credeva tra tifosi e addetti ai lavori. Gimbo Tamberi ci è riuscito. E lo ha fatto nonostante la sofferenza patita per la colica notturna, nonostante avesse vomitato sangue poche ore prima e fosse stato ricoverato per accertamenti in ospedale. Come un guerriero. Come il fenomeno che è. out a 2.27— Ma Gimbo non era in pedana per fare passerella. Tamberi, in queste condizioni, ha pure saltato, o meglio, ci ha provato per onorare queste Olimpiadi, il suo titolo di campione in carica conquistato a Tokyo e la sua carriera di campione di tutto. Onore a lui! Dal punto di vista agonistico, l'azzurro non riusciva a staccare, il suo salto mancava di tutto: velocità, esplosività, forza, elasticità. Il suo jump mancava di Gimbo Tamberi, punto. E allora ecco che ha passato la misura d'ingresso, 2.17, per entrare in gara a 2.22 che è riuscito a superare con tanta, troppa fatica al terzo tentativo. Il sipario olimpico cala però a 2.27, tre errori e il sogno di Gimbo Tamberi finisce qui. Tra le lacrime. Lo consola Sottile, l'altro azzurro in gara, poi l'amico Barshim e infine tutto il suo team, tra cui il tecnico Ciotti. Ed è un pianto che commuove tutta l'Italia. Provaci ancora Gimbo! Atletica: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
Hotel Abi d’Oru di Porto Rotondo, l’inedito progetto olfattivo 2024 dedicato all’essenza della SardegnaCasa Papanice, un libro ne ripercorre la storia. Da Edwige Fenech a Fellini, aneddoti e testimonianze legate al cinema «Per otto anni ho cercato una famiglia in affido. Non l’ho trovata»Il computing ubiquo, la tecnologia più umana scartata dalle Big TechL'Abbazia di Fossanova, il gioiello d'arte sacra dove il tempo sembra essersi fermato