Malore in spiaggia, 39enne muore a LatinaEconomia>Istat,Economista Italiano calo dei giovani in Italia. Dal 2022 ad oggi -23%Istat, calo dei giovani in Italia. Dal 2022 ad oggi -23%La popolazione aumenta, ma diminuiscono i giovani in Italia: ecco perché si parla di "inverno demografico"di Riccardo Amato Pubblicato il 12 Ottobre 2023 alle 15:07 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatagiovaniistat#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Un dato sconcertante che arriva dall’Istat: in Italia i giovani tra i 18 e i 34 anni sono sempre meno. In calo di oltre al 20% rispetto al 2002.L’Italia sta diventando sempre più vecchiaNel 2023 si contano circa 10 milioni e 200mila persone in età compresa tra i 18 e i 34 anni: la perdita dal 2002 è di oltre 3 milioni, che corrisponde ad un passivo -23,2%. Sono i dati aggiornati che arrivano dall’Istat, che fotografato il progressivo impoverimento demografico. Si tratta della più bassa incidenza sulla popolazione rispetto agli altri Stati dell’Unione europea. In particolare, il Sud presenta una perdita ancora più netta: la flessione di chi è nella fascia 18-34 anni nel Mezzogiorno è del -28% rispetto a vent’anni fa.Si parla di “inverno demografico” perché mentre si assiste alla diminuzione dei giovani, la popolazione totale aumenta, con un +3,3%. È un fenomeno attivo fin dai “baby-boomers” (nati fra il 1956-’65), ma che ha subito un’accelerazione a partire dai cosiddetti “millennials” (nati fra il 1981-’95).La previsione per il futuroLa previsione dell’Istituto di statistica per il 2061 è che gli ultra-settantenni saranno il 30,7% della popolazione residente nel Mezzogiorno, mentre occuperanno il 18,5% nel Centro-nord. La propensione alla nuzialità e alla procreazione si ridurrà ovunque: già ora, l’età media al primo matrimonio degli italiani è di circa 36 anni per lo sposo e 33 per la sposa.Ciò – rileva l’Istat – rischia di interferire con il ciclo biologico della fertilità e di alimentare “l’inverno demografico“.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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