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VOL 2024-11-27 Campanella

I violenti scontri durante le proteste contro la vittoria di Maduro in Venezuela - Il Post

Cosa dobbiamo aspettarci dalla crisi tra Israele e Hezbollah - Il PostCovid,analisi tecnica governo valuta riaperture per Natale: ma esperti temono terza ondataCovid, governo valuta riaperture per Natale: ma esperti temono terza ondataIl governo starebbe valutando una riapertura graduale per il periodo di Natale, ma gli esperti temono che possa scatenare una terza ondata a gennaio. di Jacopo Bongini Pubblicato il 15 Novembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataCoronaviruslockdown#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiCovid, governo valuta riaperture a NataleL’ottimismo di Locatelli e GuerraI timori di una terza ondataQuella di approvare delle riaperture per il periodo di Natale è una proposta che da già alcuni giorni sta aleggiando tra gli esponenti della compagine di governo, anche alla luce del leggero miglioramento nella curva dei contagi registrato nelle ultime ore. Gli esperti tuttavia, temono che un allentamento delle restrizioni a partire dalla scadenza dell’ultimo Dpcm (il prossimo 3 dicembre) sia troppo prematuro e che possa scatenare una possibile terza ondata di nuovi casi per il mese di gennaio.Covid, governo valuta riaperture a NataleIn ogni caso l’esecutivo è deciso ad agire con la massima cautela, attendendo per questo motivo i risultati dei monitoraggi riferiti ai primi giorni di dicembre, al fine di attuare poi delle eventuali riaperture entro la prima metà del prossimo mese. Al momento si sta valutando soltanto un possibile allentamento del coprifuoco serale e una parziale ripartenza delle attività legate a bar e ristoranti, da valutare ovviamente in base alla regione.LEGGI ANCHE: Speranza: “Alle 3 regole aggiungiamo la quarta: l’utilizzo dell’App Immuni”Le prime regioni a sperimentare una riapertura già dal 3 dicembre potrebbero infatti essere quelle attualmente nella zona gialla, cioè Lazio, Molise, Veneto, Sardegna e provincia autonoma di Trento. Successivamente potranno essere disposti degli allentamenti delle restrizioni anche nelle altre regioni se i dati lo riterranno opportuno, programmando un intervento in due tempi in modo da evitare grossi assembramenti soprattutto per quanto riguarda la corsa ai regali di Natale. Una possibilità ventilata anche dal viceministro Pierpaolo Sileri: “Dobbiamo vedere l’andamento dell’epidemia e valutare le soluzioni più adatte. Verosimilmente avremo Regioni con un andamento migliore e altre con maggiori difficoltà”.L’ottimismo di Locatelli e GuerraLe ipotesi di una probabile riapertura per l’inizio delle festività natalizie è motivata dai segnali di ottimismo trapelati nelle ultime ore da parte degli esperti governativi. Nella giornata di sabato 15 novembre, il professor Franco Locatelli ha infatti affermato che: “C’è un’iniziale decelerazione della curva dei contagi, che però va confermata”, mentre il collega Ranieri Guerra ha aggiunto in un’intervista al Corriere della Sera: “La curva sta rallentando e tra poco comincerà a scendere di nuovo ma si allungherà nel tempo, rispetto a quella della prima ondata in quanto abbiamo più casi, diffusi sull’intero territorio nazionale, diagnosticati anche molto meglio, grazie ad una attività di test in continua crescita”.I timori di una terza ondataTra gli esperti c’è anche però chi non è convinto dell’opportunità di riaprire subito agli inizi di dicembre, temendo che un intervento del genere possa condurre a una recrudescenza dell’epidemia. Intervistato da La Repubblica, Andrea Crisanti ha infatti spiegato: “Se si osserva la curva dei contagi e la dinamica dei decessi si capisce come siamo in una situazione sovrapponibile a quella di marzo. E se consideriamo che con il lockdown totale di allora abbiamo dovuto attendere fine aprile per intravedere la famosa fine del tunnel, si può intuire a che punto ci troviamo. E qui non stiamo nemmeno facendo un vero lockdown”.Crisanti ha poi aggiunto: “Senza strumenti per contrastare la diffusione sul territorio, come si può pensare a un allentamento? A gennaio saremo di nuovo in questa situazione se non in una peggiore, nel pieno della terza ondata. È cosi elementare: approfittare delle ferie per chiudere. Ma bisogna conciliare l’emergenza con le esigenze economiche, lo capisco. Ma allora fate qualcosa: prolungate gli orari di apertura dei negozi, scaglionate gli ingressi, evitate in tutti i modi gli assembramenti, a casa e fuori”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"

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Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock