Operato d'urgenza il sindaco di Genova: previsto ricovero ospedaliero di 5 giorniMatteo Salvini,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock il leader leghista che ha esibito le magliette con Putin, è vicepremier. Vale altrettanto per il delfino di Berlusconi: nonostante le “lettere dolcissime”, Antonio Tajani incassa Farnesina e il ruolo di vice. Era davvero inevitabile, per Meloni, che ha fatto dell’«atlantismo» il suo patentino di governo? Matteo Salvini è vicepremier. Agli occhi del mondo è il leader leghista che ha esibito le magliette con Putin, il populista dei viaggi in Russia, dello scandalo Metropol. In piena guerra, ha incontrato ripetutamente l’ambasciatore russo in Italia. Il suo caso è il più eclatante, ma non è l’unico ambiguo della squadra. MondoSalvini trattava con l’ambasciatore russo in Italia all’insaputa di DraghiEmiliano Fittipaldidirettore Le «lettere dolcissime» tra il suo mentore Silvio Berlusconi e Putin non hanno frenato la corsa di Antonio Tajani alla Farnesina. Come Salvini, ha ricevuto anche l’incarico di vicepremier. Era davvero una scelta politica inevitabile, per Meloni, che ha fatto dell’«atlantismo» la sua bandiera e il suo patentino di governo? Dopo lo scandalo degli audio di Berlusconi, l’ex presidente dell’Europarlamento, ora ministro degli Esteri, era andato al vertice del Ppe come a Canossa, ribadendo che Forza Italia su sanzioni e dintorni ha sempre votato pro Kiev. Roberta Metsola si è detta «rassicurata», ma la attuale presidente del Parlamento Ue deve la sua nomina anche a Tajani. Il presidente del Ppe, Manfred Weber, è il grande normalizzatore delle destre estreme. Non bastano le benedizioni popolari per sollevare Tajani dal caso vodka: deve a Berlusconi la sua carriera politica e a lui sarà debitore finché il fondatore di FI campa. PoliticaIl presidente popolare Manfred Weber normalizza l’estrema destraFrancesca De Benedetti Se mai i popolari apriranno le porte a un altro alleato in Italia, lo sguardo va a FdI, con cui il dialogo è già avviato. Il merito politico è del nuovo ministro degli Affari europei. Da capogruppo dei conservatori e luogotenente di Meloni in Ue, Raffaele Fitto ha fatto progredire l’avvicinamento ai popolari. Si muove con abilità e non ha vodka nel curriculum, ma certo ha un legame forte con gli alleati ultraconservatori polacchi. EuropaIl ritorno di Fitto alla politica italiana smuove le caselle della destra in EuropaFrancesca De Benedetti Non disdegna neppure il filoputiniano Viktor Orbán: il suo gruppo all’Europarlamento rifiuta di definirlo «autocrate», e lui stesso questo mese ha condiviso il palco con Balázs Orbán che si scagliava contro le sanzioni a Mosca. L’omonimo del premier ungherese, e suo braccio destro, dirige una “istituzione educativa” filogovernativa, l’Mcc di Budapest. EuropaMentre Meloni condanna l’annessione, i suoi sono sul palco dei filoputinianiFrancesca De Benedetti Alla Cultura, non in Ungheria ma qui a Roma, viene proiettato il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano, autore di una biografia il cui titolo parla da sé: “Putin”. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca De Benedetti Europea per vocazione. Ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto (The Independent, MicroMega), ha fatto reportage (Brexit). Ora pensa al Domani.Short bio Twitter account
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