Vaccino Covid, partiti i primi tir con le dosi dalla sede di PfizerSvizzeraLa riduzione del canone preoccupa il settore audiovisivoL'iniziativa «200 franchi bastano!»,Economista Italiano sottoposta al voto popolare nel 2026, è al centro del Dîner politique che si svolge questa sera a Locarno© CdT / Archivio Ats09.08.2024 19:21L'iniziativa «200 franchi bastano!», sottoposta al voto popolare nel 2026, è al centro del Dîner politique che si svolge questa sera a Locarno. Circa 150 cineasti e politici, tra cui la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, dibattono delle sfide che attendono il settore audiovisivo.L'accettazione dell'iniziativa segnerebbe la fine di serie elvetiche come «Davos», «Tschugger» e «Hors Saison», stando agli organizzatori dell'incontro, il Gruppo degli autori, registi e produttori di film (GARP). Anche documentari e film di finzione non ne uscirebbero indenni.Brutto colpo per il cinema svizzeroIl GARP si rammarica anche della recente decisione del Consiglio federale di ridurre il canone a 300 franchi, «un duro colpo per l'audiovisivo svizzero e l'industria cinematografica».Il taglio del budget della Società svizzera di radiotelevisione (SSR) avrà l'effetto di «trasferire la responsabilità di documentare e raccontare la storia svizzera a società di produzione ed emittenti con sede all'estero. Questo indebolirebbe in modo permanente l'indipendenza audiovisiva nazionale», avverte il GARP.«Se non siamo noi a raccontare le nostre storie al pubblico svizzero, chi lo farà?», si chiede il regista Jacob Berger, copresidente del GARP.Secondo il Gruppo degli autori, registi e produttori di film, l'attuale crisi finanziaria della SSR non ha precedenti. Inoltre, le entrate aggiuntive generate dal voto popolare per la modifica della legge sul cinema (la cosiddetta Lex Netflix) non si sono ancora fatte sentire.
Covid, nel Regno Unito un ricovero ogni 30 secondiTrump, processo di impeachment fissato l'8 febbraio Rissa in una sauna, morte sette persone in CinaAllarme bomba nell'impianto che produce il vaccino AstraZenecaDonald Trump lascia la Casa Bianca diretto verso Mar-a-Lago