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Commento ai Vangeli della Domenica di don Fabio Rosini - Radio Vaticana - Vatican News

Che cos’era il gulag di Nazino, noto anche come l’isola dei cannibali? - Focus.itCronaca Nera>"Quando ho visto quel calciatore del Milan l'ho invidiato e l’ho colpito""Quando ho visto quel calciatore del Milan l'ho invidiato e l’ho colpito"Aveva ammazzato il dipendente Luis Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRockFernando Ruggieri e ferito l'atleta del Monza: "Quando ho visto quel calciatore del Milan l'ho invidiato e l’ho colpito"di Giampiero Casoni Pubblicato il 9 Febbraio 2023 alle 06:41 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataMilanoomicidioviolenza“Quando ho visto quel calciatore del Milan l’ho invidiato e ho iniziato a colpire“: con queste parole Andrea Tombolini aveva motivato il suo terribile crimine quando il 27 ottobre 2022 al Carrefour del centro commerciale Milanofiori di Assago aveva ammazzato il dipendente Luis Fernando Ruggieri e ferito altre cinque. Secondo una perizia depositata in queste ore il killer di Assago era in sé quando accoltellò sei persone e ne uccise una, ora rischia l’ergastolo. Per inciso poi, il “calciatore” che aveva suscitato l’invidia dell’assassino non era de Milan ma l’atleta del Monza Pablo Marì, che venne ferito anche lui.“Ho visto quel calciatore e l’ho colpito”E sempre un ex giocatore ma dell’Inter, Massimo Tarantini, fra le corsie con sua figlia, lo aveva bloccato nel bel mezzo di quella furia omicida.  Il dato è che il  46enne era pienamente capace di intendere e di volere al momento dei fatti per cui è indagato di omicidio, duplice tentato omicidio e lesioni. L’uomo era stato arrestato dai carabinieri coordinati dal Sostituto Paolo Storari, e con la piena capacità accertata rischia l’ergastolo. “Quando stava sferrando coltellate era in sé”Su Tombolini ci sono dubbi di ordine psicologico ma la valutazione è che quando si è scagliato contro i clienti del centro commerciale era in sé, orientato nel tempo e nello spazio, almeno secondo il professor Marco Lagazzi, criminologo e psichiatria forense, che si era già occupato, tra gli altri, anche del caso del serial killer veronese Gianfranco Stevanin. Articoli correlatiinCronaca NeraGiulia Tramontano: la sorella Chiara a Impagnatiello "La tua crudeltà e disumanità si sono protratte per 6 mesi"inCronaca NeraOmicidio di due donne nell'Agrigentino: chi è l’uomo fermatoinCronaca NeraDuplice omicidio a Naro, indagato un 23enne: è in stato di fermoinCronaca NeraLiliana Resinovich: le ultime notizie sulla riesumazione della salmainCronaca NeraOmicidio nell'Avellinese: uomo ucciso in stradainCronaca NeraGiallo a Torvaianica: trovato un uomo legato a una boa e pieno di tagli

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