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Musica, è l'estate dei figli d'arte: da Angelina Mango a Cristiano De Andrè e Paolo Jannacci, boom di serate e concerti

Così la scuola d'estate combatte dispersione e povertàLa tv di Stato russa: “Dai sottomarini possiamo lanciare 500 testate nuclea...La tv di Stato russa: “Dai sottomarini possiamo lanciare 500 testate nucleari”Quella frase terrificante che riporta indietro l'orologio della Storia di mezzo secolo: “Solo dai sottomarini noi possiamo lanciare 500 testate nucleari”di Giampiero Casoni Pubblicato il 28 Febbraio 2022 alle 09:00 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatanuclearePutinucrainaProve di forza del regime di Vladimir Putin affidate alla tv di Stato russa che senza mezzi termini dice: “Dai sottomarini possiamo lanciare 500 testate nucleari”. Le parole del giornalista Dmitry Kiselyov gelano il mondo e innalzano l’asticella della tensione in un momento in cui forse nei tag negli articoli e nel mainstream la parola “nucleare” sta cominciando a ricorrere troppo spesso. Kiselyov è uno degli uomini di punta dell’apparato di consenso che ruota intorno a Vladimir Putin. La minaccia: “Possiamo lanciare 500 testate nucleari” Nel 2013,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock come spiega Open,  il giornalista era stato messo a capo dell’agenzia di stampa internazionale di cui il Cremlino muove i fili. E proprio dal notiziario della tv di stato russa Kiselyov ha lanciato la sua perla di saggezza diplomatica, ovviamente, ed è questo il vero fatto che inquieta, non senza l’autorizzazione di chi lo comanda. Ha detto il giornalista riferendosi ad una sola branca della “triade nucleare” di Mosca: “I nostri sottomarini da soli possono lanciare più di 500 testate nucleari. Questo garantisce la distruzione degli Stati Uniti e della Nato”. “Senza la Russia non abbiamo bisogno del mondo”E poi, in chiosa truce: “Il principio è: perché abbiamo bisogno del mondo se la Russia non ci sarà?”. Max Seddon del Financial Times di Mosca ha tradotto le parole di Kiselyov e le ha lanciate al mondo come un macigno. Open ricorda che nel 2014, anno dell’annessione alla Russia della Crimea, Kiselyov aveva parlato dell’Ucraina in questi termini: “Non c’è l’Ucraina. Questo è solo un concetto virtuale, un Paese virtuale. Se vuoi vivere in un mondo virtuale, fatelo. Ora è uno stato fallito”. Articoli correlatiinPoliticaFrancia, arrivata la decisione del presidente Macron: accettate le dimissioni del governo AttalinPoliticaTensioni internazionali, il Cremlino avverte: le capitali europee potrebbero diventare obiettivi di ritorsioneinPoliticaLa decisione di Meta è ufficiale: rimosse le restrizioni a Trump su Facebook e InstagraminPoliticaMaternità surrogata, stretta della Lega sul disegno di legge FdI: fino a 10 anni di carcereinPoliticaZelensky: "Summit storico". Oltre 100 delegazioni in Svizzera al Vertice Globale per la PaceinPoliticaGli Stati Uniti annullano il divieto di fornitura alla Brigata Azov

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