Secondo Mi, il “sistema Luciani” aumenta l’influenza solo di alcune correntiLodrinoUn'altra tragedia in montagna: «È sempre difficile capire la causa di una disgrazia»Vittima dell'incidente avvenuto questa mattina in valle,MACD un 71.enne italiano della provincia di Varese — Massimo Bognuda: «Sono fatalità che possono capitare anche a un alpinista esperto»© Archivio Irene Solari29.07.2024 16:22Le valli della nostra regione sono state nuovamente toccateda un altro tragico incidente mortale in montagna, avvenuto questa mattina in territorio di Lodrino. A perdere la vita è stato un 71.enne cittadino italianodella provincia di Varese impegnato in un’escursione con un conoscente.L’uomo, secondo quanto comunicato dalla Polizia cantonale in una primaricostruzione, si trovava a 1.700 metri di altitudine quando, per cause che l’inchiestadovrà chiarire, è rimasto vittima di una caduta di un centinaio di metri. Vani,purtroppo, i soccorsi. Nonostante il pronto intervento, gli agenti dellaPolizia cantonale e i soccorritori della Rega non hanno potuto fare altro checonstatare il decesso del 71.enne a causa dei traumi riportati nella caduta erecuperarne il corpo. Difficile capire le causeTragedie come questa sono purtroppo in aumento sulloscenario alpino del Sopraceneri. «Da un lato gioca un ruolo il sempre maggiore numero dipersone che decidono di impegnarsi in escursioni in montagna: aumentando gli escursionisti, aumenta di conseguenza anche il rischio di un incidente» spiega MassimoBognuda, membro della Commissione Montagne sicure e rappresentante delle Guide alpineTicino. «Al di là del semplice dato statistico - precisa Bognuda - una tragicafatalità in montagna può capitare. Che sia un malore, un inciampo, un piede messonel punto sbagliato o un appiglio di arrampicata che cede. È sempre difficilecapire la causa di una disgrazia. Sono fatalitàche purtroppo possono capitare anche a un alpinista molto bravo edesperto». Pericoli oggettivi e soggettiviIn generale, quando si parla di montagna - spiega il nostrointerlocutore - esistono due tipi di pericoli ai quali prestare attenzione. Ipericoli soggettivi e i pericoli oggettivi. «I primi, quelli soggettivi, derivanodalla persona. Ad esempio, se questa non ha una preparazione fisica sufficiente per una precisa escursione o non ha l’equipaggiamento adatto. Sono degli erroricommessi dalla persona che poi possono portare a un incidente». Mentre nelsecondo caso, quello dei pericoli oggettivi, «si intendono tutte quelle variabiliche appartengono alla montagna e che difficilmente possono essere controllate.Come un masso che si stacca a monte e precipita, un pezzo di roccia che sispezza o un fulmine. Sono eventi tutto sommato rari, ma chi va in montagna lideve mettere in conto». «In questo periodo estivo - sottolinea Bognuda -bisognerebbe poi prestare particolare attenzione ai sentieri con erba alta. Conil fatto che in quota è arrivata tanta neve prima e poi tanta pioggia, lavegetazione è cresciuta molto. In alcuni casi l’erba troppo alta può nasconderealcune insidie dei sentieri, come uno scalino o un sasso. E questo può poi dareluogo a un inciampo o a una scivolata. Meglio quindi stare molto attenti quandosi arriva in una zona con una folta vegetazione, può rappresentare un pericolo». Applicazioni specificheIn soccorso degli escursionisti, in ogni caso, arriva latecnologia. Come spiega il nostro interlocutore. «Sia per i sentieri che per lecondizioni meteorologiche esistono delle applicazioni ufficiali che riportanouna panoramica in tempo reale». Per le perturbazioni temporalescheo la pioggia ci si può affidare ai radar dell’applicazione di MeteoSvizzera «cheha una precisione di circa due ore, dopo le quali bisogna ricontrollare lostato meteorologico. Anche perché i temporali sono molto variabili ed èdifficile prevedere dove si scaricheranno». Oltre a questa, importante anche l’applicazionedella Rega e quella ufficiale dei sentieri SvizzeraMobile che, «oltre a mostrarne l’esattaubicazione e lo stato (praticabili, chiusi, inagibili), ha anche un piccolotest che permette di capire il nostro livello di escursionista».Informazioni e consigliVanno sempre comunque prese le normali misure di prudenza, ricorda ancora Bognuda, come controllare se vi sia ancora neve in quota sul sentiero che sivuole percorrere o calcolare bene itinerario e orario per non essere sorpresi dall’oscuritàa metà percorso. In aggiunta a tutto questo Montagne sicure (campagna promossadal Cantone) sul proprio sito internet, riporta tutte le informazioni pratichee i consigli utili - partendo proprio dai principianti - per chi desideraincamminarsi in montagna. A disposizione anche un libretto «Consigli per una montagnasicura», distribuito nei punti di passaggio come impianti di risalita, capanne,organizzazioni turistiche, negozi sportivi e altri ancora. Il libretto puòessere anche richiesto scrivendo a [email protected].In questo articolo: BellinzoneseValliIncidenteMontagna
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