La nuova èra della disinformazione di massa è appena cominciataIl GPT Store di OpenAI,ETF la piattaforma nata per ospitare e condividere chatbot personalizzati dagli utenti e basati sui modelli GPT, è stata invasa da spam e contenuti software che potrebbero potenzialmente violare il copyright e le regole della società. Inaugurato il GPT Store di OpenAIL’allarme è scattato a seguito di un’indagine di TechCrunch, che ha rivelato la presenza di chatbot che, presentandosi come tool generativi di immagini nello stile di Disney e Marvel – tra gli altri -, nascondono in realtà il loro reale obiettivo: fungere da canale verso servizi a pagamento di terze parti. Gli stessi si pubblicizzano inoltre come in grado di aggirare gli strumenti di rilevamento dei contenuti AI, facendo sorgere ulteriori dubbi in merito al problema dei deepfake.Un chatbot che opera da canale verso servizi di terze parti – Immagine di OpenAI (tratta da techcrunch.com)Nonostante OpenAI affermi di utilizzare diversi sistemi di moderazione utili a filtrare simili tool, l’azienda sembra avere concrete difficoltà nel mantenimento di un adeguato controllo sulla qualità dei contenuti presenti nel suo GPT Store. La ‘supervisione’ garantita dalla società potrebbe dunque non essere sufficiente.
Elezioni regionali, si vota il 12 e il 13 febbraio 2023: il Cdm approva la proposta del ViminaleMessaggeri dall’Aldilà. Come crescendo perdiamo il dono di trovare la morte Tensioni nel primo giorno di Ramadan alla moschea di al AqsaSe la fiducia degli italiani si affida ai tarocchiGaza, Biden parla di un cessate il fuoco per il Ramadan. Ma per Hamas sono dichiarazioni premature