Obbligo vaccino influenzale, sì della Camera a 2 mozioniL'inchiesta dell'Espresso: "Zingaretti e Berlusconi indagati"L'inchiesta dell'Espresso: "Zingaretti e Berlusconi indagati"Il neo segretario del Pd sarebbe indagato per finanziamenti illeciti,VOL mentre il Cavaliere è sospettato di corruzione in atti giudiziari. di Lisa Pendezza Pubblicato il 19 Marzo 2019 | Aggiornato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataNicola zingarettiSilvio Berlusconi#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiLe indaginiLa risposta di ZingarettiBerlusconi indagatoSecondo quanto pubblicato in un’inchiesta dell’Espresso, Nicola Zingaretti e Silvio Berlusconi sarebbero indagati dalla Procura di Roma, rispettivamente per finanziamento illecito e corruzione in atti giudiziari. L’inchiesta è stata condotta dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Stefano Fava. Il fascicolo di indagine è stato aperto in seguito alle dichiarazioni degli avvocati siciliani Piero Amara e Giuseppe Calafiore, arrestati nel febbraio 2018 per corruzione in atti giudiziari. Entrambi gli imputati hanno patteggiato e hanno ottenuto, rispettivamente, una condanna a 3 anni e 2 anni e 9 mesi di carcere. Le loro dichiarazioni rilasciate ai magistrati hanno permesso l’apertura e la prosecuzione di svariate indagini da parte delle Procure di Roma e di Messina.Le indaginiNicola Zingaretti sarebbe indagato per finanziamento illecito sulla base delle dichiarazioni di Calafiore. Il nome di quello che allora era il presidente della Regione Lazio è legato a quello di Fabrizio Centofanti, ex leader delle relazioni istituzionali di Francesco Bellavista Caltagirone, a sua volta in affari con Amara. Anche Centofanti è stato arrestato a febbraio 2018 e al momento è a piede libero in attesa del processo. “Centofanti è un lobbista che a Roma è dotato di un circuito relazionale di estrema importanza”, ha dichiarato Calafiore. Di questo circuito farebbero parte “magistrati, politici, appartenenti al Consiglio superiore della magistratura. Lui era sicuro di non essere arrestato perché riteneva di essere al sicuro in ragione di erogazioni che lui aveva fatto per favorire l’attività politica di Zingaretti“.L’avvocato siciliano ha precisato che non si trattava di erogazioni lecite. “Non so con chi trattava tali erogazioni, lui mi parlava solo di erogazioni verso Zingaretti. Mi disse che non aveva problemi sulla Regione Lazio perché Zingaretti era a sua disposizione. Me lo ha detto più volte prima della perquisizione”.La risposta di ZingarettiIn merito alle dichiarazioni comparse su l’Espresso, Zingaretti, si legge su Open, si è detto “estremamente tranquillo perché forte della certezza della mia totale estraneità ai fatti che, peraltro, sono stati riferiti come meri pettegolezzi ‘da relato’ e senza alcun riscontro, come affermato dallo stesso articolo del settimanale”. Il leader del Pd ha espresso totale fiducia nella giustizia. “Quanto al Movimento Cinque Stelle e alle loro scomposte dichiarazioni“, ha continuato, “comprendo la loro disperazione per il disastro politico che stanno combinando, per essere da mesi succubi del loro alleato di governo, per essere in caduta libera nel gradimento dei cittadini e per le batoste elettorali avute in Abruzzo e Sardegna. Ma se pensano di aggrapparsi alle fantasie di qualcuno sbagliano di grosso. Non mi faccio intimidire da chi utilizza queste bassezze. Se ne facciano una ragione”Berlusconi indagatoTra gli indagati compare anche Silvio Berlusconi, secondo quanto ha segnalato in precedenza anche il quotidiano Open. L’ex premier è indagato, insieme al giudice Roberto Giovagnoli, per corruzione in atti giudiziari. Alcune indiscrezioni di Amara, confermate da Calafiore, parlano di una “promessa al consigliere Giovagnoli di una somma di 230mila euro per la funzione dal medesimo svolta quale componente il collegio che ha deciso su una vicenda in cui era coinvolta una società riconducibile al gruppo facente parte a Silvio Berlusconi”. La vicenda a cui la Procura fa riferimento è la sentenza del Consiglio di Stato che consentì al Cavaliere di mantenere la propria quota di azioni di Mediolanum.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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