Sondaggi politici, il 29% degli italiani vuole Salvini al governoSono stati scelti sei finalisti anziché cinque,Campanella perché nella cinquina non era presente un libro pubblicato da un editore medio-piccolo. A guidare la sestina è Donatella Di Pietrantonio con il libro L’età fragile edito da EinaudiNella cornice del teatro romano di Benevento è stata svelata la sestina tra cui sarà scelto il vincitore della 77esima edizione del premio Strega. Ad aver ottenuto più voti c’è Donatella Di Pietrantonio, con 248 voti per il suo L'età fragile (Einaudi). Al secondo posto Dario Voltolini con Invernale (La nave di Teseo), 243 voti. Terza Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (Sellerio), 213 voti, seguita da Paolo Di Paolo con Romanzo senza umani (Feltrinelli), 195 voti, e Raffaella Romagnolo con Aggiustare l'universo (Mondadori), 193 voti. Ripescato Tommaso Giartosio, con Autobiogrammatica (minimum fax), 126 voti. Sarebbero dovuti essere cinque i finalisti ma secondo l'art. 7 del regolamento di votazione se nella graduatoria dei primi cinque non è compreso almeno un libro pubblicato da un editore medio-piccolo, accede alla seconda votazione quello con il punteggio maggiore, dando luogo a una finale a sei candidati.Il vincitore del premio Strega, scelto tra i sei finalisti finalisti, sarà annunciato il 4 luglio nei giardini del museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma. Il comitato direttivo guidato da Melania Mazzucco ha selezionato i titoli migliori tra gli 82 segnalati dagli Amici della domenica, cioè i membri della giuria che possono scegliere e votare i romanzi in gara. I 12 finalisti del premio Strega, da cui sono stati selezionati i finalisti, sono:Sonia Aggio, Nella stanza dell’imperatore (Fazi)Adrian N. Bravi, Adelaida (Nutrimenti)Paolo Di Paolo, Romanzo senza umani (Feltrinelli)Donatella Di Pietrantonio, L’età fragile (Einaudi)Tommaso Giartosio, Autobiogrammatica (minimum fax)Antonella Lattanzi, Cose che non si raccontano (Einaudi)Valentina Mira, Dalla stessa parte mi troverai (SEM)Melissa Panarello, Storia dei miei soldi (Bompiani)Daniele Rielli, Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale (Rizzoli)Raffaella Romagnolo, Aggiustare l’universo (Mondadori)Chiara Valerio, Chi dice e chi tace (Sellerio)Dario Voltolini, Invernale (La Nave di Teseo) CulturaPremio Strega, c’è un nuovo canone letterario che preferisce le storie vereDonatella Di Pietrantonio vince il premio Strega GiovaniCon l’Età fragile Donatella Di Pietrantonio ha vinto l’undicesima edizione del premio Strega Giovani, grazie a 138 preferenze su 605 voti totali. La giuria che ha premiato Di Pietrantonio è composta da ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni provenienti da 103 istituti secondari superiori in Italia e all’estero. «Troppo spesso ci raccontiamo i ragazzi come sdraiati, attaccati agli smartphone e invece siete molto altro. Mi sento di chiedervi scusa a nome della mia generazione che non ha apparecchiato per voi il migliore dei mondi possibili», ha detto Di Pietrantonio dopo la consegna del premio. Con l’Età fragile «volevo riportare alla luce un episodio congelato, quello del massacro del Morone. Il non detto viene incistato e produce danni», ha spiegato.Sul secondo gradino del podio troviamo con 72 voti L’Arminuta di Antonella Lattanzi, che già nel 2021 si era classificata dietro Emanuele Trevi, vincitore con Due vite. Al terzo posto, con 67 preferenze, c’è Chi dice e chi tace di Chiara Valerio. ItaliaLa destra alla guerra del premio Strega. «Non toccateci Acca Larentia»Paolo MorandoGli amici della domenicaL’11 giugno 1944, nella Roma appena liberata, si riunirono per la prima volta nel salotto di casa di Maria e Goffredo Bellonci gli Amici della domenica.Racconta Maria Bellonci: «Cominciarono, nell’inverno e nella primavera 1944, a radunarsi amici, giornalisti, scrittori, artisti, letterati, gente di ogni partito unita nella partecipazione di un tema doloroso nel presente e incerto nel futuro. Poi, dopo il 4 giugno, finito l’incubo, gli amici continuarono a venire: è proprio un tentativo di ritrovarsi uniti per far fronte alla disperazione e alla dispersione. Prendiamo tutti coraggio da questo sentirci insieme. Spero che sarà per ognuno un vivido affettuoso ricordo».Tra i primi Amici della domenica c’erano, tra gli altri, Massimo Bontempelli, Guido Piovene, Carlo Bernari, Paola Masino, Paolo Monelli, Palma Bucarelli e Alberto Savinio. Al sodalizio si unì nel 1946 anche Guido Alberti, che dopo pochi mesi accettò di sostenere economicamente il nuovo premio letterario, che prese il nome dalla sua azienda di liquori. Bellonci racconta che, nel momento in cui si doveva costituire la giuria del premio, si decise unanimemente che «tutti i componenti del gruppo che si era formato con tanta naturalezza nel 1944» avessero diritto di voto, costituendo una «giuria vasta e democratica» in cui «il parere dei non letterati di mestiere avrebbe temperato il parere dei letterati cosiddetti puri, diroccando gli ultimi resti delle ormai inutili torri d’avorio e avvicinando la narrativa alla lettura e al giudizio del pubblico».Dal 1944 circa 1100 donne e uomini hanno fatto parte degli Amici della domenica, per questa edizione sono entrati a far parte del comitato Roberto Andò, Alessandro Baricco, Anna Bonaiuto, Giulia Caminito, Giordano Bruno Guerri, Mauro Mazza, Antonella Polimeni, Loretta Santini e Roberto Vecchioni. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
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