Vesuvio in fiamme, nuovo incendio sul vulcano: colonna di fumo nero e puzza di bruciato a Napoli

Ecomafie: illegalità quasi una “componente naturale"«Tu sei una ragazza sporca,criptovalute come tu madre, fai cose sporche, sei brutta e grassa, guardati». Queste le parole pronunciate da un bambino di 12 anni a una compagna di scuola a Pescara. Per mesi la vittima è stata presa di mira con offese e insulti in qualsiasi momento della giornata. E la stessa scuola che non ha adottato nessuna misura per proteggerla dal bullo, è stata condannata in secondo grado dalla Corte d'appello dell'Aquila per risarcire il danno arrecato alla bambina. La somma ottenuta dopo aver fatto causa alla scuola? 60mila euro. Fondamentali per giungere alla sentenza le testimonianze dei compagni di classe. Nel 2015, quando sono cominciati gli insulti, la bambina ha perso 20 kg. Ha cambiato scuola dovendo ripetere l'anno, mentre la punizione per il bullo è stata una sospensione di una settimana. Dopo anni i giudici definiscono le misure adottate come non sufficienti per arginare i comportamenti vessatori del 12enne.Oggi 23enne, la ragazza è tornata a vivere grazie anche al sostegno psicologico ricevuto.  Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Luglio 2024, 12:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Un mese fa la morte di Benedetto XVI. «Un Papa moderno, quasi illuminista»L'addetto all'assistenza clienti ai tempi dell'intelligenza artificiale Bergamo, morso da un ragno violino prima delle nozze, ricoverato in ospedale: «La mano si è gonfiata in modo impressionante»«Patronati, un patrimonio da proteggere»Nicoletta Locatelli morta in un incidente dopo un malore alla guida, il figlio e il marito lo scoprono con una foto dell'auto sul web