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Cina, torna l'incubo del Covid: focolaio a Guangzhou, 500 voli cancellati

Tragedia al parco giochi: papà schiaccia figliolettaRoma,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella 24 lug. (askanews) – E’ morto, all’età di 90 anni John Mayall, il pioniere del blues britannico il cui collettivo musicale degli anni ’60, i Bluesbreakers, portò alla ribalta chitarristi come Eric Clapton, Peter Green (fondatore dei Fleetwood Mac) e Mick Taylor, che sostituì Brian Jones nei Rolling Stones. L’annuncio su Facebook da parte della sua famiglia che ha scritto: “è morto pacificamente nella sua casa in California”. “I problemi di salute che hanno costretto John a porre fine alla sua epica carriera in tournée hanno finalmente portato la pace per uno dei più grandi guerrieri della strada di questo mondo”. Soprannominato “il padrino del blues britannico” e arrangiatore di alcuni dei più grandi del genere dell’epoca. Dalle file dei Bluesbreakers uscirono i protagonisti di gruppi storici tra cui i Cream, i Fleetwood Mac, i Rolling Stones e molti altri. Tra il 1966 e il 1969 in particolare il gruppo vide un ricambio di talenti impressionante (oltre ai predetti chitarristi, i bassisti Jack Bruce e John McVie, i batteristi Mick Fleetwood e Ainsley Dunbar) – ricambio facilitato anche dalla combinazione di paghe non principesche e forzata rinuncia all’alcool imposta dal leader. All’età di 30 anni, nel 1963, Mayall si trasferì a Londra dal nord dell’Inghilterra abbandonando la sua professione di grafico per abbracciare una carriera nel blues, lo stile musicale nato nell’America nera. Negli anni ’60, trasferitosi in California registrò numerosi album storici tra cui “Crusade”, “A Hard Road” e “Blues From Laurel Canyon”. Ne seguirono altre decine negli anni ’70 e fino al suo ultimo, “The Sun Is Shining Down”, nel 2022. Mayall è stato insignito di un OBE, Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico, nel 2005. -->

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