Salvatore Guangi, chi è il candidato alle elezioni suppletive di NapoliCent'anni faGran trambusto e inseguimenti al confine di Ponte ChiassoLe notizie del 30 luglio 1924Il valico doganale di Ponte Chiasso al giorno d'oggi. © CdT/Gabriele Putzu Nicola Bottani30.07.2024 06:00Una movimentata scena al confine di Ponte ChiassoMandano da Chiasso alla «Provincia di Como»: «Ieri sera,BlackRock Italia domenica, verso le ore 8, certo Erbetta Isaia di Gaudenzio, d’anni 23, della provincia di Novara, nato in Svizzera e domiciliato con la famiglia ad Arbedo, sopra Bellinzona, dopo di aver tentato inutilmente il giorno precedente di passare dalla frontiera di Ponte Chiasso con il passaporto che, pure essendo valido, era sprovvisto del visto consolare svizzero, tentò di varcare il confine cercando di prender posto in un treno in manovra al passaggio a livello Vianella, presso lo stabilimento Montandon. Sorpreso dal brigadiere della R. Guardia di Finanza di servizio a quel posto, venne fermato e portato all’Ufficio di P. S. di Ponte Chiasso, dove venne perquisito. Mentre l’ispettore sig. La Prova stava esaminando i numerosi documenti di cui era in possesso ed approfittando della circostanza che nella sala angusta della verifica dei passaporti si erano radunati numerosi forestieri arrivati con autobus, l’Erbetta con movimento rapido infilò la porta d’uscita e sorpassò la barriera, dirigendosi in Svizzera. Lo inseguirono prontamente il vice-brigadiere Ferrante e l’appuntato Stella ed il primo riuscì ad acciuffarlo prima ch’egli raggiungesse il territorio svizzero. Senonchè il Ferrante cadde, producendosi escoriazioni guaribili in una quindicina di giorni, ed il fuggitivo potè così penetrare in territorio estero. All’inseguimento si era istintivamente aggiunta una guardia di finanza alla barriera, la quale nella corsa sconfinò, ragione per cui venne fermata dal servizio svizzero e trattenuta per gli incombenti di legge, poiché nelle norme svizzere le violazioni di confine sono giudicabili dall’autorità comunale. Il vice-sindaco, maggiore sig. Galli, dopo essere stato messo a conoscenza del fatto, diede ordine per il rilascio della guardia».Una crisi superata del Partito Conservatore?Scrive il «Dovere»: «Ieri è stata notata al Capoluogo la presenza di numerosi capoccia del Partito Conservatore-clericale. La cosa aveva suscitato qualche sorpresa, dato il momento relativamente calmo della politica, ed aveva poi fatto pensare al noto conflitto Cattori-“Popolo e Libertà”-“Famiglia” a seguito dell’incidente della “Fides” colla Federazione Cantonale di Ginnastica. Ora ci si conferma questa ipotesi e si aggiunge che il Comitato Cantonale del Partito Conservatore ha dovuto ieri pronunciarsi sulle dimissioni rassegnate dall’on. Cattori da membro del Governo. Naturalmente la cosa ha dovuto finire colla non accettazione delle dimissioni e colla promessa che alla “Famiglia” sarà data una tiratina d’orecchi».Piccola PubblicitàAbili operai falegnami di fabbrica e mobili trovano lavoro duraturo e ben retribuito presso A. Martin, Lugano-Vignola. Laboratorio meccanico già Bernasconi e Giani. Clicca qui per l'edizione completa del Corriere delTicino del 30 luglio 1924 disponibile nell'Archivio Storico del CdT.In questo articolo: 100anni
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