L’esercito israeliano occupa il valico di Rafah e blocca gli aiuti. Scambio di accuse sull’accordo saltatoVetril negli occhi di una cliente: accusata di violenza privata e lesioni agg...Vetril negli occhi di una cliente: accusata di violenza privata e lesioni aggravateVetril negli occhi di una cliente: accusata di violenza privata e lesioni aggravate adesso dovrà rispondere di quel reato in un'aula di tribunaledi Giampiero Casoni Pubblicato il 24 Novembre 2022 alle 09:38 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatamalattieSaluteviolenza#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,investimenti 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Arriva dalla Puglia la vicenda giudiziaria del vetril spruzzato negli occhi di una cliente: una donna è accusata di violenza privata e lesioni aggravate. Secondo quanto riportato dei media la commessa di una cartolibreria di Lecce offende ed aggredisce una donna colombiana e per quei fatti è finita a processo. Ecco le parole che la donna avrebbe indirizzato alla cliente: “Io non sono tua sorella, prendi le tue cose e vai a fare l’operazione al tabacchino qui vicino che fa lo stesso servizio”. Vetril negli occhi di una clienteE non è finita: “Almeno ti allontani, che con le malattie che porti qua…”. E dopo quelle parole l’indagata ha impugnato un flacone di vetril spruzzando il liquido negli occhi della cliente e procurandole un’irritazione che l’aveva spedita al pronto soccorso con una prognosi di sette giorni. I fatti sono del 25 marzo 2021 e il sostituto Alessandro Prontera che aveva preso in carico il fascicolo aveva chiesto il rinvio a giudizio per la commessa, una 43enne di Trepuzzi, accusata di violenza privata e lesioni personali aggravate da odio etnico-razziale Poche ore fa c’è stata l’udienza preliminare con la quale il Gup ha disposto che l’indagata merito un processo d’aula che prenderà avvio il 2 maggio 2023. La parte lesa, una 28enne colombiana, chiederà un risarcimento per danni morali pari a 10 mila euro. Indagata rinviata a giudizio dal GupMa cosa era successo? La giovane era arrivata in cartolibreria per usufruire del servizio MoneyGram ma aveva trovato solo del Vetril negli occhi. Tramite la sua legale, Lucia Longo, la donna ha raccontato di “essere stata messa alla porta, invitata ad andare altrove, ignorata mentre altri clienti in fila dopo di lei venivano invitati a passare avanti, ingiuriata e definita ‘prostituta’”.Articoli correlatiinCronacaFiglio salva la madre dal suicidio: la donna gli aveva annunciato il suo proposito con un messaggioinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro personeinCronacaEstate 2024: 5 festival da non perdere in Francia
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